Scriviamo questo comunicato perché la misura è ormai colma. Da diverse partite a questa parte notiamo un totale senso di estraniamento da parte di coloro che affollano la Curva Sud, il quale condiziona e non poco il sostegno ai nostri colori. Gente che arriva allo stadio dieci minuti prima del fischio d’inizio, dando poi la colpa ai controlli fatti all’esterno per il loro colpevole ritardo. Gli stessi si lamentano dello sventolio delle bandiere, unico oggetto di colore che testimonia la nostra passione e che ormai ci è permesso entrare allo stadio, spostandosi ai lati. Veri e propri allenatori sugli spalti che pensano bene di dare suggerimenti a Inzaghi o di criticare il calciatore di turno che sbaglia un semplice passaggio, piuttosto che usare quella rabbia che covano dentro sostenendo il Benevento, la squadra che si presuppone dovrebbero tifare. Notiamo un totale senso di appagamento da parte di una piazza che sta vivendo gli anni più belli della sua storia calcistica. E’ un controsenso, perché proprio adesso dovrebbe esserci quello spirito giusto per rendere il Vigorito una bolgia. Noi da soli non possiamo fare nulla. Il nostro sforzo è evidente, ma senza l’appoggio di tutti voi che venite allo stadio i risultati saranno sempre quelli ai quali stiamo assistendo ormai da due partite a questa parte. A chi piace solo criticare può restare a casa, come tra l’altro sta accadendo perché contro l’Entella si contavano a occhio circa 5mila spettatori. Dove sono gli abbonati? Domenica non c’era neanche la scusa dell’orario proibitivo, ma probabilmente in molti hanno preferito mangiarsi il ragù e accendere Dazn piuttosto che portare in alto i colori giallorossi. L’atteggiamento peggiore, comunque, è di chi preferisce venire e restare assente, sfogandosi solo per criticare. Non ci servite. In curva si canta! Comunichiamo che dalla prossima partita casalinga con il Perugia, ci posizioneremo nella parte alta del centro curva, con i primi gradoni che saranno occupati dalle bandiere. Chi è carico come noi, pronto a sgolarsi, è il benvenuto. Gli altri, invece, recano solo un danno alla nostra realtà. Sia chiaro, ognuno allo stadio può fare ciò che vuole, ma preferire le critiche a chi è in campo o a noi che sventoliamo le bandiere e cantiamo, piuttosto che cercare di dare una mano fattiva per il bene dei nostri colori è semplicemente assurdo. Il grande calcio, purtroppo, vi ha resi apatici. Vi aspettiamo al centro curva, dove la passione e l’amore per il Benevento vengono prima di tutto.