Domenica di festa al Del Conero di Ancona per la visita dei gemellati spallini, in occasione della trentunesima giornata di campionato che propone per l’appunto la partita Ancona-Spal. Le due squadre si trovano rispettivamente al quarto posto l’Ancona, con la possibilità di disputare i play off, ed al primo posto la Spal, che con una serie di risultati favorevoli sarebbe in grado di festeggiare la promozione in serie B dopo ben 23 lunghi anni dall’ultima volta.

In settimana sia i club che gli ultras di entrambe le sponde, si sono organizzati per trascorrere nel migliore dei modi questo rapporto di stretta fratellanza. Difatti il giorno della gara le due tifoserie, che hanno stampato diverse magliette per l’occasione, si ritrovano e pranzano assieme per poi passare dai vari punti di ritrovo, nei pressi dello stadio e lontano da esso, accompagnando questi momenti con cori, battimani, torce e fumogeni.

Quando manca poco all’inizio della partita, le due tifoserie entrano al Del Conero nei loro settori; la curva nord è belle piena ed anche il settore ospiti presenta un bel colpo d’occhio, con tanta gente venuta da Ferrara a tifare la Spal. Il bel colpo d’occhio finisce quando lo sguardo va alle tribune, quasi completamente deserte, sintomo che senza gli ultras gli stadi italiani sarebbero delle cattedrali nel deserto!

Comunque il giorno dopo i quotidiani nazionali, nei loro tabellini, riporteranno 3.619 paganti (pagavano anche gli abbonati) con 988 biglietti staccati nel settore ospiti; in più noto che nella gradinata i club anconetani e spallini seguono insieme la partita, attaccando gli striscioni alla vetrata fianco a fianco.

Con l’entrata delle squadre in campo, la curva Nord biancorossa espone un grosso bandierone con sfondo bianco con il nome ed il simbolo delle due curve, mentre in balconata viene esposto un lungo striscione a rimarcare i tanti anni di amicizia che legano le due tifoserie: “1984 LA STORIA NON SI PUO’ CANCELLARE… FIANCO A FIANCO ANCORA A CAMMINARE 2016″. Striscione che rimarrà attaccato per tutta la durata dell’incontro alla vetrata, mentre quello di Curva Nord verrà esposto all’interno della curva stessa.

Nel settore estense invece viene effettuata una mega fumogenata vecchio stile, con tanti fumogeni blu, bianchi e rossi oltre allo sventolio di numerose bandiere di varia grandezza. Anche loro espongono un bello striscione di carta in onore del gemellaggio, che rimarrà appeso per tutto il tempo della partita: “TUTTA LA VITA ANCONA E FERRARA”.

Nella prima frazione le due tifoserie tifano in maniera compatta, facendo tantissimi battimani, mani alzate e sventolando le bandiere; sicuramente per gli ospiti, avendo molte più bandiere, il colpo d’occhio sarà notevole, ma anche la curva anconetana non sarà da meno e sventolerà i bandieroni per discreta parte del tempo, oltre ad esporre lo striscione “CIAO PEGA”.

In campo la Spal, al minuto 17, passa in vantaggio con Zigoni per raddoppiare appena 7 minuti più tardi, scatenando la gioia nel settore ospiti che accenderà torce e fumogeni, ma va detto che la curva marchigiana continuerà a tifare con grande impegno, nonostante il doppio svantaggio, e verrà premiata con il gol di Radi a due minuti dal riposo tra i due tempi.

Nel secondo tempo la curva biancorossa partirà tifando in maniera continua e sventolando di buon piglio i bandieroni. Passati una decina di minuti i ferraresi ci delizieranno di una stupenda e fitta coreografia sulle note della famosa canzone “Gli anni”, cantata dagli 883 oltre venti anni fa. Bella, fitta e duratura la loro sciarpata, mista alle tante bandiere sventolate.

Poco dopo anche nella Curva Nord si ripeterà la stessa scena: sciarpata ben fatta e tenuta su per buon tempo e da segnalare lo striscione “W NOI W VOI W TUTTI”. Per il resto il tifo è spettacolare su entrambi i lati dello stadio, numerosi sono i battimani fatti e discreto lo sventolio delle bandiere.

Gli anconetani hanno un leggero calo solo alla mezzora del secondo tempo, quando un loro attaccante sbaglia il rigore del possibile pareggio, ma è giusto volendo cercare il pelo nell’uovo perché hanno fatto complessivamente davvero un gran bel tifo nonostante la squadra sotto praticamente dall’inizio.

Finisce la partita e grande è l’esultanza degli estensi che per 8 minuti hanno gustato il dolce sapore della promozione, diciamo un antipasto di quello che sperano di assaggiare domenica prossima in casa contro l’Arezzo in caso sia di vittoria o pareggio, allorché alla matematica non resterà che arrendersi.

Festeggiano ben oltre il novantesimo gli ospiti, con la squadra sotto al settore per ben due volte. In tutto questo le tifoserie continueranno a cantare cori di rispetto reciproco e contro i rivali, cosa che hanno fatto anche nel corso della gara.

Marco Gasparri.