A Ruvo di Puglia il tifo è una cosa seria. È storia, appartenenza, identità. Una storia legata a doppio filo con quella del capoluogo di regione. Quarant’anni e non sentirli, come si direbbe. Sabato scorso, tutto ciò è stato celebrato in grande stile nel quarantesimo anniversario della Sezione Ruvo del tifo organizzato barese. Un gruppo che ha attraversato generazioni, evoluzioni e cambiamenti senza mai perdere la propria essenza e la propria passione per i biancorossi.
Tutto ebbe inizio con lo striscione “Gruppo Monelli”, il primo usato dai ragazzi di Ruvo già ai tempi dello Stadio della Vittoria: una pietra miliare, un simbolo che segnava la nascita di una passione destinata a crescere nel tempo. Negli anni ’90, Ruvo divenne una sezione molto attiva degli storici UCN (Ultras Curva Nord), vivendo in prima linea tutte le battaglie dentro e fuori lo stadio. Un’identità forgiata nel fuoco del tifo più autentico, fedele a sé stessa anche dopo lo scioglimento del gruppo madre. Il nome è cambiato, sì, ma non lo spirito: oggi, infatti, la sezione ruvese rappresenta con orgoglio una costola dei Bulldog, mantenendo viva quella fiamma accesa decenni fa.
La serata è stata un vero e proprio viaggio nella memoria e nell’orgoglio biancorosso. Una festa sentita e partecipata, con la presenza di ospiti speciali che hanno fatto la storia del Bari: Pietro Maiellaro, talento puro e simbolo di una generazione, Giovanni Loseto, bandiera indiscussa e cuore barese, e Michele Salomone, voce storica che ha accompagnato intere generazioni di tifosi con le sue inconfondibili telecronache.
Accanto ai protagonisti della storia calcistica barese, hanno partecipato con calore e affetto anche tifoserie pugliesi amiche e i ragazzi di Santa Maria Capua Vetere, a testimonianza di una fratellanza che va oltre il tifo.
Tra fumogeni, cori, striscioni storici e foto d’epoca, si è respirata un’atmosfera vera, popolare, viscerale. Un momento di unione che ha saputo intrecciare memoria e futuro, perché la presenza numerosa delle nuove generazioni è stata la conferma che questa passione non solo non si affievolisce, ma si tramanda con orgoglio.
A Ruvo di Puglia, quel fuoco brucia forte da quarant’anni, alimentato da chi ha scelto di esserci sempre: in casa e in trasferta, nella gioia e nella sofferenza. Perché a Ruvo, il Bari non è solo una squadra, è una fede, da 40 anni.
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