Minimo stagionale al Braglia, per quanto riguarda le partite del Carpi in Serie A: ai soli 1.559 paganti (ospiti compresi), si aggiungono 3.709 abbonati (ovviamente non tutti presenti), facendo risultare quest’oggi una presenza netta di circa 4.500 persone. Dato ovviamente molto basso, ma considerando l’avversario odierno dei biancorossi, ed il bacino di utenza, non ci si può aspettare più di tanto nelle sfide di “seconda fascia”.

Svariati vuoti in Curva Montagnani, anche dietro la balconata centrale degli Irriducibili. A inizio gara si rivedono le bandierine biancorosse delle ultime occasioni che, con l’aggiunta di qualche bandierone nella parte bassa, rendono un minimo di colore ad un settore che oggi ha creato veramente poco (eccetto la zona centrale).

A livello di decibel segnalo solamente qualche coro secco, oltre ai picchi di sostegno dopo i due gol del Carpi. Al fischio finale anche un abbozzo di sciarpata che saluta i tre punti appena conquistati.

In curva ospiti trovano spazio circa 250 persone, la metà ultras della Curva Nord, con i drappi appesi nella rete del settore.

Anche per loro, a inizio gara si cita lo sventolio di qualche bandierina bianconera, con l’aggiunta di qualche bandierone e stendardo. Dopo il primo gol incassato dalla loro squadra, gli ultras friulani si compatteranno dietro la balconata centrale.
Buono l’apporto vocale dei bianconeri, dai vari cori per la squadra ai classici “UDINE” uditi parecchie volte, oltre ad un “chi non canta è un triestino”, segno che la rivalità con gli ultras alabardati è viva più che mai.

Nella ripresa, all’ingresso dello storico capitano Di Natale, viene esposto uno striscione che celebra le sue 300 presenze in serie A con la maglia dell’Udinese.

Un buon esito lo hanno anche le due sciarpate (una per tempo), seguite da tutti gli ultras friulani, non dai tifosi normali, tutti seduti nel resto del settore.

Indifferenza assoluta tra le due curve.

Francesco Passarelli.