Al mio arrivo a Palma Campania, noto una ventina di ultras ebolitani che girovagano nella zona intorno allo stadio senza alcun tipo di scorta, situazione anomala di questi tempi. Entro nell’impianto con lo stadio ancora vuoto mentre da fuori si sentono i cori degli ebolitani. Entrano una decina di ragazzi palmesi e dopo due minuti entrano gli ebolitani nello stesso loro settore, emblematico di quanto l’organizzazione sia stata approssimativa. Poteva succedere il finimondo ma alla fine ha prevalso il buon senso di entrambi i gruppi.

Inizialmente gli ebolitani vengono sistemati nel settore distinti mentre i palmesi in curva. Inizia il match e dopo cinque minuti gli ebolitani prendono gli striscioni e si dirigono verso l’uscita. Dopo una manciata di minuti rieccoli sbucare all’ingresso della curva, accompagnati dai carabinieri. Per cinque minuti palmesi ed ebolitani restano assieme nello stesso settore, intanto altri carabinieri invitano i palmesi a sistemarsi in tribuna. Dopo qualche battibecco i palmesi sono costretti a spostarsi e gli ebolitani possono prendere pieno possesso del settore. Incredibile davvero: se fosse successo qualcosa tra le due fazioni, di chi sarebbe stata la colpa? Evidentemente nessuno si era informato della possibilità che si potessero presentare gli ospiti.

Successivamente vengo a sapere che il motivo dei continui spostamenti è l’agibilità dello stadio limitata ai soli settori di curva e tribuna, mentre i restanti settori sono del tutto inagibili.

Così la curva è diventata il settore ospiti, mentre la tribuna è diventata il settore locale. Tutto veramente incredibile e grottesco.

La partita scorre via in un clima disteso, ogni gruppo fa il proprio dovere e tanti cori sono stati dedicati ai diffidati. Per la cronaca la partita finisce 2 a 1 per gli ospiti.

Emilio Celotto.