Firenze e Genova, due tifoserie che del colore hanno fatto la loro storia. Due città vicine, pochi trofei negli ultimi anni e con una piazza molto calda ed esigente nei confronti dei propri giocatori.

La partita di ieri si è giocata in uno stadio Franchi che, complice l’addio probabile al sogno Champions per i viola, ha contato poco meno di 30 mila presenze.

Da Genova arrivano circa 350 tifosi che però non sono rappresentati dai gruppi principali della Gradinata Sud, visto l’obbligo di possedere la fidelity card per acquistare il biglietto, e lo si capisce dai cori che partono senza un seguito. Da apprezzare un bandierone blucerchiato alzato al cielo solo nel pre-partita e in parte nell’intervallo. Si notano sei pezze appoggiate sulla vetrata e altrettante nascoste dietro; fra queste si nota Quezzi e Vecchia Riviera al lato destro.

Durante il match non manca il colore nel settore ospiti con alcune bandierine blucerchiate che sventolano incessantemente. Il tifo aumenterà nel finale, complice il pareggio doriano che sa tanto di vittoria per la tifoseria genovese. Sarebbe stato davvero bello poter vedere il “formaggino” pieno, avremmo assistito ad un bello spettacolo.

Passando ai tifosi viola, grande tifo nel primo tempo, con sventolii continui nel mezzo e ai lati, con i ragazzi dell’UnoNoveDueSei che guidano la curva Fiesole senza mai risparmiarsi. Ad aiutarli, ai lati, i gruppi del Marasma, del 7bello, del Fiorenza e del Tucano. Il tifo calerà nel finale così come la squadra, che uscirà dal terreno di gioco accompagnata da una meritata bordata di fischi.

Durante il match si notano molti bandieroni che vengono sventolati, letteralmente, per 90 minuti dai tifosi viola. Per il resto cori tenuti per buona parte con qualche bel battimano, specie nel mezzo alla curva.

Per finire due parole sulla Curva Ferrovia, occupata dal gruppo Vieusseux, che sventola ad intermittenza tre bandieroni lanciando qualche coro di tanto in tanto

Leonardo Andreini.