Dopo poche settimane, allo Iacovone sono di nuovo contrapposte le squadre del Taranto e del Potenza, per un playoff valido per stabilire il secondo posto del Girone H della Serie D. In campionato fu un vero e proprio spettacolo con oltre dodicimila presenze; la vendita dei biglietti è leggermente inferiore alla precedente gara, ma comunque ci sono quasi 9.000 spettatori compresi gli oltre 800 lucani. Anche in questa occasione la Nord di Taranto confeziona una coreografia per salutare l’ingresso in campo delle squadre; dalla balconata centrale del settore scendono lunghe strisce di stoffa rosse e blu che coprono l’intera zona inferiore, sui gradoni superiori riappare la maglia nr. 12 e vengono sventolati tutti i bandieroni dei gruppi. I potentini, sistemati nella curva sud, salutano i propri giocatori srotolando delle strisce in carta rosso e blu ed aprendo, al centro del settore, un telone raffigurante il simbolo del capoluogo lucano; tra le tante bandiere appese, si nota la presenza dei “Vecchi Tempi”di Rionero e degli altamurani. Nel primo tempo mi posiziono sotto la Nord ed il tifo degli Ultras Jonici, dopo un ottimo inizio, cala leggermente verso la fine della prima frazione di gioco, di fronte invece vedo i potentini in continuo movimento, mai un attimo fermi, nelle pause della Nord si fanno sentire ed anche tanto, sempre con le mani al cielo a ritmare i loro cori, davvero molto belli. Diversi i cori che rimarcano l’amore per la Lucania e quelli contro i materani; il primo tempo finisce in parità. La ripresa inizia alla grande, il Taranto passa subito in vantaggio ed il tifo dei tarantini inizia ad essere davvero travolgente, di fronte i potentini non smettono di cantare, ma la Nord inizia davvero ad essere impeccabile, due sciarpate che coprano l’intera curva ed in una delle due occasioni, viene aperto anche il bandierone raffigurante la maglia della squadra. Tutto il secondo tempo è una bolgia sia da una parte che dall’altra. Alla fine, dopo il secondo goal tarantino, i potentini, ovviamente, si affievoliscono un po’, la curva di casa inizia a festeggiare la vittoria con i giocatori che accorrono sotto il settore. Testo Fabio Mitidieri Foto e Video Antonio Vortex