Pioggia e vento allo stadio Carlo Zecchini di Grosseto, dove quest’oggi si disputa l’incontro al vertice del girone G di serie D tra Grosseto e Rieti; difatti il Rieti è primo in classifica insieme alla Viterbese ed il Grosseto è terzo ad appena due punti dal duo di testa.

Dopo la sconfitta di domenica scorsa ad Olbia c’è un po’ di maretta nell’ambiente maremmano, ma la curva ha deciso di sostenere comunque la squadra anche in questo impegno odierno. Il pubblico sugli spalti non è molto numeroso e pure in curva i numeri non sono così corposi, mentre nel settore ospiti prendono posto una cinquantina di tifosi amaranto-celeste, a dir la verità non molti per una squadra al primo posto in classifica, ma i tifosi reatini non hanno mai mosso folle oceaniche a discapito di una città di quasi 50 mila abitanti (merita ovviamente un elogio chi da anni porta avanti un ideale senza, giustamente, curarsi troppo di questi numeri).

Con l’entrata delle squadre in campo, tra gli ospiti il colore di certo non manca, sventolano infatti diverse bandiere che creano un bell’effetto visivo, nonostante le difficoltà causate dal forte vento che spirerà deciso per tutta la partita. I grossetani alzano qualche bandierina ed un paio di stendardi.

Nel corso della gara i reatini partono facendo diversi cori accompagnati da battimani, c’è qualche pausa ma nel complesso cantano abbastanza linearmente. Poco prima della mezzora è bella l’esultanza per il gol che porta in vantaggio la squadra, così come la sciarpata fatta sul finale della prima frazione. Nel secondo tempo continuano a cantare e fare battimani, qualche volta sventolando pure le bandiere, incuranti della pioggia che scende sulle loro teste. Al triplice fischio finale l’esultanza si protrae nel tempo e più volte con la squadra sotto al settore, per questa vittoria che darà la certezza del primo posto solitario in quanto la Viterbese ha pareggiato in Sardegna. Da segnalare l’applauso della tribuna coperta ai giocatori ospiti che ricambieranno.

Parlando dei locali devo dire che, nonostante non siano tanti, canteranno sempre e senza fermarsi mai, non ha importanza se piova, tiri vento e la squadra stia perdendo, loro cantano comunque a prescindere. Effettuano tanti battimani e ogni tanto sventolano le bandierine o le lasciano stirare al vento, di cui sfidano il soffio alzando un paio di stendardi. All’inizio della gara espongono lo striscione: “DANDINO LIBERO”; mentre a fine partita e dopo aver sostenuto continuamente il Grosseto, prendono a male parole i propri giocatori, fermi sotto la curva, per questa seconda sconfitta consecutiva che li fa allontanare sempre più dalla testa della classifica: adesso sono a cinque punti dalla vetta.

Marco Gasparri.