Giornata interamente dedicata ad Emiliano Del Rosso, lo sfortunato ultras empolese deceduto quindici anni fa in un incidente stradale. Già in tarda mattinata una folta delegazione di ultras azzurri si presentava al cimitero per una visita di rito, il programma poi prevedeva un pranzo collettivo ed infine la scontata presenza in Maratona Inferiore. Tutto secondo i piani e coreografia iniziale che ricorda Emiliano nell’anniversario della scomparsa: vengono aperti due striscioni, uno nella parte alta ed uno in quella bassa mentre, dietro lo striscione Desperados, si alzano parecchie bandiere a due aste con impresso il volto di Emiliano. Coreografia riuscitissima, difficile fare di più viste le restrizioni vigenti.

Questa partita segna il mio esordio stagionale al Castellani e rispetto alla scorsa stagione, noto come in Maratona Inferiore anche gli “Young Ultras” si siano posizionati ai lati dei Desperados, andando ad infoltire le fila degli ultras: scelta felice con il nucleo del tifo azzurro che resta pressoché invariato, sia che la squadra militi nella massima serie, sia che sia serie B come quest’anno. Quel che cambia è il contorno: oggi la Maratona non fa segnare il tutto esaurito ma del resto la squadra non sta rispettando i programmi estivi e la giornata non è delle migliori, con qualche nuvolone all’orizzonte che incombe su Empoli e sul Castellani. Maratona che propone un discreto tifo, i soliti bandieroni a colorare il settore e squadra che viene sostenuta, pur con qualche pausa, oltre il novantesimo minuto.

Da segnalare la presenza dei gemellati di Montevarchi e di Fasano, da rimarcare la visita degli Allentati, vista la distanza tra Fasano ed Empoli, ma del resto il rapporto ha delle basi solide e le visite, pur non frequentissime, sono comunque continue.

Ospiti che si presentano con buoni numeri, anche in questo caso bisogna tenere presente la distanza non irrisoria tra le due città, ma rispetto al passato il tifo di marca bianconera è meno incisivo, manca quella continuità e quella partecipazione che in passato avevo sempre notato. In effetti i cori sono in generale poco seguiti e solo in qualche circostanza si raggiungono dei picchi di intensità e potenza notevoli, per il resto ci sono i soliti irriducibili che si danno da fare, mentre il resto dei presenti è piuttosto restio a farsi coinvolgere.

Un paio di cori di natura politica intonati dai bianconeri rimarcano il poco feeling esistente tra le due tifoserie, che in un paio di occasioni non se le mandano certo a dire anche se ad onor del vero, il botta e risposta termina nel breve periodo.

Sul campo è l’Empoli che sul filo di lana si porta a casa i tre punti, per l’Ascoli è una doccia fredda ma nonostante la rocambolesca sconfitta, la squadra è stata chiamata sotto il settore per i saluti di rito, con qualche indumento che passa dai giocatori ai tifosi. Come addolcire il sapore amaro di una sconfitta.

Valerio Poli