8.000 spettatori per questo Empoli-Bologna, sfida importante per la permanenza in Serie A. L’imperativo per entrambe le squadre è vincere.
Il tifo empolese è posizionato da anni nella parte centrale della gradinata inferiore, capitanato, come da tradizione, dai Desperados.
I tifosi empolesi ricordano con un lungo striscione Emiliano, storico ultrà azzurro scomparso 14 anni fa. Tante le iniziative per lui anche al di fuori dello stadio.
A cantare è solo la parte centrale della gradinata, aiutata dal ritmo del tamburo. Il lato della Maratona verso il settore ospiti è composto da alcuni tifosi di giovane età, gli Young Ultras che, nel primo tempo, sfidano il freddo a torso nudo, per tornare a giubbotti e maglioni nel secondo.
Alla fine tutto il popolo azzurro festeggia per una vittoria fondamentale in ottica salvezza.
Sei pullman, fra club e gruppi organizzati, ma soprattutto molte auto private compongono il contingente ospite. Per molti si tratta di una gita, e alcuni non si privano dell’immancabile bistecca fiorentina.
Presenti in tutto circa 900 tifosi bolognesi che riempiono circa la metà del settore ospiti. Sciarpata iniziale al momento dell’entrata dei giocatori, accompagnata da uno striscione che ringrazia Domenico Maietta (ex giocatore del Bologna, ora all’Empoli) onorandolo per gli anni trascorsi in rossoblu.
Momento di silenzio assoluto da parte di tutto l’impianto in ricordo di Gigi Radice, ex allenatore del Bologna nell’annata 1980-81 (stagione dell’handicap in classifica con un -5 iniziale, poi tramutato in rimonta e concluso con un ottimo 7° posto).
Per gli ospiti tifo acceso e continuo, vista anche la situazione in classifica. Con l’approssimarsi della sconfitta, il sostegno diventa contestazione, che avrà strascichi sia allo stadio che, successivamente, al campo di allenamento con vari striscioni contro la società.
L’unica nota positiva è Maietta che al termine dell’incontro si dirige verso il settore ospiti per salutare e lanciare la sua maglia in segno di riconoscenza, più che per lo striscione ricevuto, per il continuo incoraggiamento durante la sua permanenza a Bologna.
Luigi Bisio