Giornata calda e soleggiata e partita che presenta, almeno sulla carta, pochi spunti interessanti. Da Cittadella arrivano venticinque tifosi circa, sistemano pezze e striscioni in balaustra e tra queste non può non passare inosservata quella di Lorenzo, il “baby ultras” che segue la squadra in giro per l’Italia. Della serie piccoli ultras crescono.

Ovvio che numericamente si può sempre far meglio, ma è altrettanto ovvio che il bacino d’utenza è fondamentale per giudicare una tifoseria. E dagli ultras del Citta è dura attendersi di più. La presenza è assicurata ed in questo pomeriggio hanno provato a farsi sentire e vedere. Qualche bel coro, qualche silenzio come ovvio che sia ed una prestazione che tutto sommato non è passata del tutto nell’anonimato, se non altro per aver accolto le squadre in campo con una bella sbandierata. Peccato che durante la partita il bandierone a loro disposizione sia rimasto spesso e volentieri a terra. Quisquiglie, particolari magari insignificanti: la vittoria dei presenti è quella di continuare a seguire una squadra che rappresenta un comune di piccole dimensioni con l’aggravante, non da poco, di avere Padova ad una trentina di chilometri.

La Maratona empolese, rispetto all’ultima uscita casalinga, presenta qualche vuoto in più, ma Desperados e company svolgono anche in questo pomeriggio il proprio compito, forti dell’aspetto numerico che li vede ampiamente avvantaggiati. Ed infatti partono bene già nei primi minuti, poi il tifo si stabilizza su livelli più che sufficienti, non facendo mancare l’apporto ad una squadra che sul terreno di gioco subisce una inaspettata battuta d’arresto. Classici bandieroni sventolati per lunghi tratti dell’incontro e qualche bandierina a fare da contorno, gli ultras azzurri tirano la carretta fino al novantesimo minuto nonostante la squadra non riesca a recuperare il risultato sfavorevole.

Valerio Poli.