Mancano una manciata di giornate alla fine del campionato di Serie B, e l’Empoli in questo pomeriggio ha la possibilità di allungare sulle dirette inseguitrici e provare a dare un colpo di coda alla stagione. Di contro arriva un Novara che ha l’acqua alla gola: la squadra sembra avere un organico ben superiore alla posizione in classifica che occupa ma, per una serie di fattori, la truppa guidata dall’ex Aglietti deve necessariamente guardarsi alle spalle.

Gara importante, quasi fondamentale per le due compagini e l’alta posta in palio ha la capacità di richiamare il pubblico delle grandi occasioni. Anche in questo pomeriggio il Carlo Castellani non delude e, come succede da qualche giornata a questa parte, presenta un colpo d’occhio niente male, con la Maratona Inferiore che fa ovviamente la parte da leone.

Nel settore destinato agli ospiti trovano posto una cinquantina di tifosi piemontesi; tra questi, la maggior parte sono ultras e, dopo aver attaccato alla balaustra le consuete pezze, fanno un bel gruppo dietro di queste. I numeri non sono eccellenti, ma i Novaresi cercano di compensare con la compattezza e con una prova gagliarda.

Il prepartita scorre via in maniera tranquilla e l’ingresso in campo delle squadre viene salutato dai Novaresi con lo sventolio di qualche bandiera. Anche in Maratona le bandiere la fanno da protagonista e, cosa assai rara a queste latitudini, viene pure accesa una torcia, immediatamente fatta cadere a terra.

I padroni di casa si fanno forti dei numeri a loro disposizione, Desperados e non tesserati ci danno dentro a più non posso, il tifo risulta essere continuo, con lo zoccolo duro che detta i ritmi e, in alcuni casi, gran parte della Maratona segue le indicazioni. A differenza di altre volte sembra che gli ultras non siano lasciati soli nell’incitamento della squadra, ma anche il resto del settore spalleggi, almeno in qualche circostanza, i Desperados. Il risultato è sicuramente positivo, avallato dal fatto che alcuni cori sono piuttosto prolungati e discretamente potenti.

Gli ospiti non deludono, restano compatti dietro le proprie pezze e mostrano il proprio potenziale. Anche in questo caso i cori sono abbastanza continui, qualche pausa è inevitabile ma, visti i numeri a disposizione, fare di più non sarebbe stato certo facile. A livello di colore si fanno vedere per qualche bandiera sventolata, per il resto c’è da dire che l’età media del gruppo è piuttosto alta e ad abbassarla ci pensa un giovanissimo ultras che pare già svezzato e deciso, tanto che non si perde un coro e prova, con scarsa fortuna, a sventolare un bandierone più grosso di lui. Se il buongiorno si vede dal mattino, il futuro della curva è assicurato!

L’Empoli ha il favore del pronostico, ma il Novara si mostra squadra viva e determinata, tanto che riesce a passare quasi inaspettatamente in vantaggio con un pregevole gol dell’ex genoano Rigoni. Esultanza nel settore e gol che mette fiducia nelle corde vocali dei Novaresi, mentre la Maratona subisce il contraccolpo, con gli ultras che hanno il loro daffare per far tornare la gente a cantare.

Nel finale di tempo l’Empoli riesce a ribaltare la situazione e, in una manciata di minuti, Ciccio Tavano firma la propria personale doppietta, portando l’Empoli in vantaggio e mandando in estasi la propria tifoseria.

La ripresa si apre con gli ospiti che sono un mix di delusione e rabbia, e non le mandano certo a dire alla squadra: “Tirate fuori i coglioni”, “Noi vogliamo gente che lotta”, “Onorate la nostra maglia” sono i primi cori che vengono intonati, ma sinceramente gli undici in campo hanno onorato l’impegno, e se non fosse stato per due colpi da maestro di Tavano il primo tempo avrebbe avuto ben altro epilogo. Gli ospiti, comunque, tornano immediatamente ad incitare la squadra e provano comunque a trascinarla ad un risultato positivo.

Sull’altro versante i Desperados continuano a far girare bene i loro motori: il tifo perde un po’ di costanza, ma alcuni cori sono ben fatti ed anche alcuni battimani hanno la caratteristica di essere molto seguiti.

Anche i non tesserati si danno da fare, seguendo in alcuni casi i cori dei Desperados, mentre in altri non mancano di farsi notare per qualche coro di propria iniziativa e, a livello di colore, sventolano alcune bandierine.

Sul terreno verde il Novara continua a non lesinare sforzi, portando un paio di seri pericoli alla porta avversaria. Sugli spalti gli ultras della Curva Nord continuano a farsi sentire con i cori ed a farsi notare per le bandiere sventolate.

A dieci minti dalla fine delle ostilità, l’Empoli cala il tris e chiude l’incontro; il finale, così, è tutto di marca empolese, con i cori ed i battimani che si alzano senza problemi di sorta e con il pubblico che non ha bisogno neanche di essere sollecitato per incitare e ringraziare la squadra. In un paio di occasioni i Desperados chiamano a raccolta tutto lo stadio e la risposta non si fa attendere, con il semplice “Empoli, Empoli” che viene intonato pure dalla tribuna.

Gli ospiti masticano amaro ed al triplice fischio finale se la prendono con la squadra, che saluta da lontano e si avvia mestamente negli spogliatoi. La festa è tutta del pubblico di casa che sogna ad occhi aperti la massima serie. Tra le due tifoserie reciproca indifferenza.

Valerio Poli.