Aria di burrasca in casa empolese: i deludenti risultati della squadra fanno scendere sul terreno di guerra la tifoseria, che accoglie le squadre in campo con uno striscione di contestazione.  Ad essere intenditori, bisognerebbe sapere fino a dove l’Empoli è stato sopravvalutato in estate e dove stanno le colpe della società, del mister e dei giocatori. Del resto, specialmente in serie B, mi pare che la qualità delle squadre sia abbastanza livellata, dove un filotto di sconfitte e di vittorie può cambiare letteralmente l’obiettivo del campionato. 

Da non esperto in materia ma semplicemente da appassionato, posso dire che questo Empoli, rispetto alla squadra dell’ultima promozione, mi pare più carente tecnicamente, ha meno qualità perciò ritengo la promozione, se non impossibile, sicuramente più difficile rispetto al passato.

Il momento non proprio felice della squadra si ripercuote sulla prova della Maratona che, a parte tre – quattro cori, non si sente se non in occasione del gol oppure di qualche azione particolarmente interessante. 

Nulla da segnalare perciò in casa azzurra, ma anche tra gli ospiti c’è aria di contestazione, e non mi sarei aspettato diversamente in questo caso, e l’unico, principale soggetto preso in considerazione è il presidente Lotito. 

Raramente ho assistito ad una prova di una tifoseria che vocalmente ha attaccato in maniera continuativa e partecipativa un presidente; praticamente, i cori per la squadra e per la città si sono alternati a quelli contro la presidenza ed anche su questo tema la fantasia galoppa a dovere visto che motivo e parole variano in continuazione, segno di un profondo studio per cercare di colpire nel segno. Se gli ultras nella parte bassa dettano i tempi, in alcuni casi, anche quando c’è da contestare Lotito, la partecipazione anche se non è totale, è comunque buona, con gran parte dei tifosi segue le direttive ed in alcuni frangenti della partita il tifo è di spessore.  

Sul terreno di gioco la partita finisce in pareggio. Entrambe le squadre muovono la classifica ma, come spesso succede in questi casi, sono gli ospiti ad uscire più contenti dal Carlo Castellani.

Valerio Poli