C’è un po’ di tutto in questa giornata ma soprattutto c’è quella scarica di adrenalina che ti entra in corpo e ti fa vivere una bella vigilia di partita. Empoli è una piazza tranquilla, uno di quei posti dove fare calcio è un lusso che i protagonisti si possono permettere, con un pubblico difficilmente sopra le righe e lo zoccolo degli ultras che preferisce, direi giustamente, l’incitamento ad oltranza a quelle contestazioni che ultimamente stanno andando di moda un po’ ovunque. Eppure in questa giornata Empoli è quasi militarizzata con un dispiegamento di forze che difficilmente ho visto sul campo. E oggi mi viene confermato come un aumento di tali forze, non sempre coincide con un alto indice di qualità.
Da Ferrara si aspetta l’esodo, la tifoseria estense ha polverizzato i biglietti a propria disposizione: si parla di più di duemila persone, numeri sicuramente importanti favoriti dal fatto di giocare la partita il sabato prima di Pasqua. Tra le due tifoserie ci sono vecchie ruggini risalenti agli anni d’oro del movimento ultras, perciò visti i precedenti ed i numeri in campo c’è da mettere in allarme un buon numero di forze dell’ordine. Ed infatti nei dintorni dello stadio non mancano le divise blu che incolonnano tifosi ed ultras ospiti verso i parcheggi a loro destinati, mentre all’interno del campo di gioco sono presenti numerosi agenti in borghese ed addirittura qualche Carabiniere con la divisa d’ordinanza. Per non farsi mancare nulla sono disposti sulla pista di atletica anche numerosi steward, una figura magari anche utile ma che in determinati frangenti sembra proprio servire a poco ed a volte può divenire pure controproducente se non avvezza a determinate situazioni.
I gruppi ultras della Maratona empolese hanno diramato una chiamata alle armi, la partita può valere letteralmente una stagione perciò l’invito è quello di presentarsi di buon’ora e sostenere la squadra. A ben vedere l’invito viene raccolto, finalmente all’ingresso delle squadre in campo la Maratona inferiore si mostra bella compatta e colorata con uno striscione verso la squadra e con numerose bandiere e sciarpe che offrono un bel colpo d’occhio.
A livello estetico bellissima la sciarpata iniziale degli estensi che, divisi in quattro spicchi, riescono a mostrare letteralmente un tappeto di sciarpe, segno che gli ultras in questo frangente dettano la linea da seguire ed i restanti tifosi la seguono diligentemente. In effetti durante la partita questa sinergia tra ultras e tifosi della Spal viene fuori in diversi momenti, sia nella citata sciarpata iniziale magistralmente eseguita, sia in parecchi cori cantati praticamente da tutti i presenti, sia nel finale di partita convulso ed emozionante dove nel settore ospite c’è come unico comune denominatore: il sostegno imprescindibile alla squadra.
Nei novanta minuti della partita in effetti le emozioni non mancano mai ed il risultato sul terreno di gioco influisce positivamente sulle due tifoserie che non si risparmiano assolutamente nel sostenere i propri undici. Gli ospiti hanno impressionato per i numeri portati in Toscana, onore al loro per aver riempito totalmente tre spicchi del settore ospite ed aver occupato non totalmente il quarto. Del resto l’escalation della squadra dalla serie C alla seria A ha avvicinato molte persone ma ha pure evidentemente cementificato gli ultras della Curva Ovest che in questi anni hanno saputo, sia tra le mura amiche che in trasferta, offrire sempre un apporto numerico e canoro non indifferente. L’obiettivo ambizioso è quello di restare a questi livelli, aspetto questo non assolutamente scontato, ma se giudicati per il momento o addirittura per questo pomeriggio, gli estensi si possono sicuramente classificare come una delle tifoserie più in forma del momento.
Empolesi invece che partono con il piede pigiato sull’acceleratore, il tifo parte subito massiccio e prende ulteriore vigore dopo la rete del momentaneo vantaggio. In Maratona c’è una discreta partecipazione, i Desperados trascinano una buona fetta di settore ed alcuni cori riescono alla perfezione. Pochi momenti di silenzio anche per gli ultras azzurri che nella ripresa rallentano un po’ ma restano vivi fino quasi al novantesimo. Il quarto gol segnato dalla Spal taglia letteralmente le gambe al pubblico azzurro, lo stadio comincia a svuotarsi mestamente e gli ultimi minuti vedono solo gli ultras restare al proprio posto per applaudire una squadra che pur perdendo l’incontro, ha dimostrato di saper lottare. C’è stata anche un po’ di sfortuna, del resto avere la difesa titolare praticamente tutta infortunata non è un aspetto da poco.
Per l’Empoli la strada per la salvezza si fa in salita mentre i giocatori estensi festeggiano sotto il settore con il rituale scambio di applausi e con il lancio di magliette e pantaloncini. Entusiasmo a mille per gli ultras spallini, i cori proseguono anche dopo il triplice fischio finale, la squadra viene chiamata e richiamata sotto il settore mentre proprio sui titoli di coda ci sono gli ultimi, scontati e seguitissimi cori destinati agli avversari odierni.
Valerio Poli