Il derby tra Ercolanese e Portici mi affascina molto, le due città sono confinanti, praticamente attaccate e i loro centri sono talmente vicini che l’uscita dell’autostrada è di fatto la stessa per entrambi. Sapevo che le due tifoserie si stavano organizzando e mobilitando con risultati che poi sono risultati ottimi. Il settore di casa infatti, risulta pieno in ogni suo ordine di posto. Insieme agli ercolanesi, padroni di casa, presenti anche i gemellati caivanesi, rappresentati da una pezza gialloverde. Il settore ospiti non è alla stessa maniera pienissimo, ma il dato positivo è che il 90% dei presenti sono ultras.

Inizio partita molto serrato, i padroni di casa espongono due striscioni uno sopra ed uno sotto al settore che recitano: “HERCVLANEVUM RESINA ERCOLANO LA STORIA CONTINUA”. Ad accompagnare le due scritte, le raffigurazioni dei patrimoni culturali della città, il tutto contornato da qualche fumogeno ad impreziosire cromaticamente la scena. Gli ospiti invece, si fanno notare per una sbandierata blu e l’accensione di fumogeni a profusione a corollario dello striscione “7 su 7 noi viviamo di te”.

Un inizio da urlo in cui i due gruppi si fanno notare per un tifo continuo poi proseguito per tutti i novanta minuti, ma se gli ercolanesi si improntano su uno stile tipicamente all’italiana, accompagnato da tamburo e cori un po’ più lunghi, gli ospiti al contrario fanno un tifo molto più asciutto, con cori meno lunghi e senza tamburo, entrambi però non disdegnano la pirotecnica.

Da segnalare inoltre l’esposizione, da parte ercolanese, di uno striscione “Avvocato libero” e da parte ospite di uno striscione per ricordare Cristian, un bimbo ercolanese venuto a mancare a causa di malori ancora poco chiari e per cui attualmente risultano indagati i medici. Lo striscione scatena, manco a dirlo, l’applauso di tutto lo stadio.

La partita in campo, quando pare terminare sullo 0 a 0, cambia improvvisamente rotta sul finale con l’1 a 0 segnato dai padroni di casa, goal che ovviamente scatena il delirio del pubblico granata. Un’esultanza incredibile che dura sul serio due minuti interi, 120 secondi interminabili. Il risultato non scoraggia però gli ospiti che continuano a cantare come se nulla fosse. Si notano infine anche alcuni ragazzi sui palazzi adiacenti lo stadio, che sottolineano la loro presenza con l’accensione di qualche torcia.

Emilio Celotto