Quando ci si imbatte in un manipolo di ragazzi che, nei meandri più profondi della provincia calcistica italiana, hanno il coraggio di montare striscioni e cimentarsi in una qualche forma di tifo, i sentimenti e i giudizi in merito sono sempre contrastanti. Quando però quegli stessi ragazzi, che poi più tanto ragazzi non sono, continuano a resistere indefessi da anni su quegli stessi gradoni, sempre nelle stesse grottesche categorie, con pochissime gioie, allora i dubbi in merito lasciano il campo alle certezze.

Sant’Angelo in Vado, piccolo centro dell’entroterra pesarese che oltretutto conta poco più di 4.000 anime, se non riesce ad esprimere in risultati sportivi più di quel che la sua dimensione permette, ha però una storia ultras di grandissimo valore e di lunga tradizione. E a distanza di anni gli ultras della Vadese sono ancora là e la presenza di domenica al campo comunale “Montesi” di Fano, è stata anche per noi propizia per immortarli e rendere questo piccolo tributo all’ostinata costanza con cui ancora resistono.

Approfittando di questa partita con una squadra minore di Fano, i locali “Panthers” hanno approfittato per rendere omaggio ai loro vecchi amici. Oltre al vessillo con la pantera, ci sono ovviamente le varie pezze dei giallorossi, fra le quali spicca un “Giustizia per Ismaele”. Una piccola ma bella torciata aggiunge valore coreografico ed impatto alla loro giornata sugli spalti. Il colore è invece rinforzato da un pugno di sciarpe che faranno ogni tanto capolino al cielo.

Prestazione maiuscola in campo della Vadese che esce vittoriosa con un bel 4-2 corsaro. Peccato che la compagine giallorossa stagni a metà classifica e non covi troppe speranze di gloria. Si profila un’altra stagione mediocre e a venire un’altra di purgatorio in Promozione. L’unica certezza è che gli Ultras Vadese saranno ancora e sempre al loro posto.

Testo di Matteo Falcone.
Foto di Tommaso Giancarli.