Per la seconda volta in pochi anni la Fiorentina torna a giocare in quel di White Hart Lane, storica casa del Tottenham Hotspur. Vivendo a Londra non mi faccio scappare l’occasione di vedere dal vivo la gara, con il preannunciato esodo dei tifosi toscani che si materializzerà sin dalle prima ore del pomeriggio nelle strade del centro.

Rispetto all’Italia è sempre bello avvicinarsi a uno stadio senza le reti dei prefiltraggi e le decine di steward che, a casa nostra, rallentano incredibilmente l’afflusso del pubblico. I tifosi sono liberi di circolare, controllati attentamente, ma a distanza, dalla polizia britannica.

Come sempre all’interno dello stadio si registra praticamente il tutto esaurito e l’atmosfera, rispetto all’ultima gara cui avevo assistito contro l’Anderlecht, è parecchio migliorata. La maggior parte dei tifosi segue la partita in piedi (a differenza di quanto ci vogliano far credere da noi sul modello inglese) e sostiene gli Spurs con i classici cori che da sempre caratterizzano gli inglesi. In particolar modo sarà il “C’mon Spurs” a farla da padrone, oltre a dei bellissimi cori a rispondere che si protrarranno nella ripresa, con il Tottenham ormai padrone della gara.

Nel settore ospiti sono presenti più di duemila tifosi italiani, che salutano l’ingresso delle squadre con una bella sciarpata. Durante la gara il tifo dei viola sarà abbastanza continuo, anche se un po’ spento dopo il 2-0 degli avversari. Si riprendono nel finale, quando ormai la qualificazione è andata, facendosi sentire e chiamando la squadra sotto al settore per ringraziarla comunque, anche della stupenda stagione sinora disputata.

Marco Meloni