Cerignola continua l’avvicinamento alle categorie che le competono e che aveva salutato amaramente nella nefasta stagione 2012/13. Finalmente oggi, così come nella gara di Coppa che aveva contrapposto queste due formazioni, si ritrovano di fronte due tifoserie organizzate, evento non così comune in categorie così infime. Canosa, la tifoseria ospite in questione, nonostante le batoste calcistiche maturate in questi anni e anche la settimana precedente su questo stesso campo, è presente al suo posto e si segnala per un incitamento costante e caloroso.

Sugli spalti, tra i locali, la gente non è moltissima ma si fa sentire spesso e volentieri: i colori ed il calore non mancano, a differenza degli stimoli che pian piano vanno scemando, vista l’assenza di avversari dentro e fuori dal campo. Le disavventure societarie culminate nell’anno di assenza dagli spalti (2013/14), quantomeno sono un brutto ricordo e per esorcizzarlo, ad ogni partita un coro viene dedicato all’“uomo di mer*a” che determinò il momento più nero della storia calcistica recente cerignolana.