In questa ultima domenica di Carnevale si gioca lo scontro tra Fano e Imolese, valido per la ventisettesima giornata di campionato. I granata sono reduci dalla sconfitta di Bolzano e ultimi in classifica, mentre l’Imolese arriva dalla batosta interna con il Cesena.

Stadio Mancini con il minimo stagionale di presenze; appena 800 gli spettatori di cui una trentina ospiti, presenti con la pezza “Irriducibili”; questi si faranno notare con qualche coro nel primo tempo, senza poi farsi più sentire nella seconda frazione di gioco.

La curva granata, in contestazione verso la società, cerca di sostenere come può i giocatori ma pessimismo e rassegnazione fanno da padroni. I risultati non aiutano, certo, ma la gioventù ormai non cerca più aggregazione allo stadio, non cerca più quell’adrenalina di salire sui gradoni. Fino a non molto tempo fa l’Alma era un’istituzione, con lo stadio rappresentato da una moltitiudine di persone di ogni età.

Parte forte il Fano targato Alessandrini, che nel secondo tempo trova prima con Parlati e poi con bomber Barbuti la via della vittoria, alimentando la speranza di una comunque difficile permanenza in Serie C.

Finisce due a zero per i marchigiani che agguantano il Rimini all’ultimo posto in classifica. Delusione, invece, per i tifosi imolesi che chiamano i giocatori sotto il loro settore per esortarli ad un maggior impegno.

Turno infrasettimanale mercoledì, dove il Fano si giocherà mezza salvezza in uno scontro diretto contro il Rimini, mentre l’Imolese se la vedrà in casa con la Fermana.

Tommaso Giancarli