La settimana che sta attraversando il Fano, in questo insolito mese di Marzo, contraddistinto dalla neve che ha imbiancato la città della fortuna oltre a un clamoroso e recente allarme bomba che ha provocato un’evacuazione di massa di ben 20.000 persone, ha coinciso con la sfida di domenica scorsa in casa contro la Sambenedettese, terminata con un pareggio. Oggi l’Alma è nuovamente chiamata a scendere in campo in un poco canonico mercoledì sera, dove ospiterà la squadra della città di Reggio Emilia.

Entrambe le compagini sono obbligate a fare risultato per continuare la serie positiva di risultati ottenuti nelle ultime partite, perciò la sfida tra granata si preannuncia interessante sotto ogni punto di vista.

L’ambiguità con cui è stata decisa di disputare una partita di tal genere il mercoledì sera alle 20:45 è la naturale conseguenza che il calcio moderno ha prodotto in questi ultimi tempi, abituando i tifosi e gli Ultras a presenziare allo stadio in giorni e orari fuori da ogni logica, al fine di favorire gli obiettivi e i bisogni delle Pay Tv, che spingono per disputare le partite anche durante i giorni lavorativi al solo fine di avere più offerta di eventi da mettere in vendita.

Un doveroso riconoscimento va a tutte quelle categorie di persone che, nonostante i giorni e gli orari della settimana, si sacrificano pur di sostenere i colori della propria squadra e sono costrette a macinare chilometri su chilometri quando bisogna andare in trasferta. Tutto ciò potrebbe apparire come l’ennesima dimostrazione di attaccamento alla maglia e di quanto sia difficile essere Ultras in questi momenti, se non fosse per il semplice motivo che il credito dei tifosi non viene preso minimamente in considerazione.

Dopo le ultime problematiche avvenute con le Forze dell’Ordine e gli addetti alla sicurezza domenica scorsa nella gara tra Fano e Samb, questa volta i controlli delle sciarpe all’ingresso dello stadio non sono stati effettuati. È la dimostrazione che la protesta messa in atto dai gruppi della Curva fanese è servita a dare un forte segnale e che l’intento degli Steward e della Polizia di controllare eventuali contenuti offensivi o discriminatori, sfora nell’invasivo e rischia di destabilizzare l’ordine pubblico anziché pacificarlo.

Quanto alla partita, per l’occasione partecipano anche alcuni ragazzi di Jesi, che sistemano la propria pezza sopra lo striscione dei Panthers. Anche per questa partita è presente la pezza della “Sezione Londra”, che raffigura la bandiera britannica con il volto della pantera al centro, stampata da alcuni ragazzi provenienti appunto dall’Inghilterra (cui devo delle scuse per aver ingenuamente detto la scorsa volta che provenivano dalla regione lombarda), oltre alle solite pezze per Bronco ed Ezio e quella della sezione Bar Mary.

I supporter reggiani, nonostante la distanza e l’orario, non si lasciano sfuggire l’occasione per seguire la propria squadra, galvanizzata dalla seconda posizione in classifica a pari punti con la Virtus Bassano. Si presentano in 150 unità circa, un numero davvero buono considerando il giorno della settimana e la distanza chilometrica. I tifosi ospiti si dispongono in maniera compatta e sistemano le rispettive pezze dei gruppi delle Teste Quadre e del Gruppo Vandelli.

Durante la gara, il forte vento non permette lo sventolio costante delle bandiere, ma nonostante ciò quella delle Teste Quadre sventolerà per tutta la gara assieme a quella dei Panthers nella curva di casa. Sul piano del tifo, cori secchi e battimani si sentono con più risonanza rispetto ai cori classici, ma è anche normale considerando la cornice di pubblico leggermente al di sotto della media stagionale, in virtù del giorno lavorativo e del freddo tipicamente invernale (per quanto sia ormai arrivata la primavera). Noto inoltre con piacere l’utilizzo di un tamburo nel settore ospiti, che suonerà perfino durante l’intervallo, incitando e agevolando il tifo dei reggiani.

Durante il corso del primo tempo gli Ultras Fano dedicano uno striscione riguardo la delicata situazione che stanno vivendo i tifosi della Reggiana ormai da diverso tempo: “A Reggio solo la Reggiana!”, puntualmente ricambiato con: “Mapei Mapei vaffanculo” da parte degli ospiti, che gradiscono il gesto di solidarietà.

Sul campo la partita regala poche emozioni e la partita si conclude sullo 0 a 0, anche se verso lo scadere la Reggiana reclama un fallo in area di rigore che il direttore di gara preferisce non sanzionare. A partita conclusa entrambe le tifoserie richiamano i giocatori delle rispettive squadre e li applaudono, nonostante il punteggio. L’appuntamento con i tre punti è rimandato alla prossima partita in cui i granata locali affronteranno una delicatissima sfida in chiave salvezza a Santarcangelo, mentre la Reggiana giocherà nuovamente fuori dalle mura amiche, in quel di Pordenone.

Testo di Marco Cini.
Foto di Tommaso Giancarli.