Era il 5 maggio del 2013 quando si giocò l’ultimo Fano-Venezia, quello dei famosi 17 daspo, della pirotecnica partita finita 4-5 per i lagunari allora guidati da Sottili, che decretò la promozione per i veneziani e una mesta retrocessione per i fanesi. Molti si ricordano quella partita, una partita maledetta sotto tutti i punti di vista, ma veniamo a domenica 4 dicembre: i veneziani si presentano in circa 70 unità, si nota il loro striscione “Veneziamestre1987” nel mezzo del settore ospiti, diversi battimani e cori per la loro città. Partono un po’ in sordina ma, già durante il primo tempo, aumentano il volume e si fanno sentire aiutati anche dal loro vantaggio. Non mancano di certo gli sfottò, ovviamente ricambiati dalla controparte.

Ci sono circa 1.900 persone quest’oggi, le tre sconfitte consecutive non aiutano il pubblico fanese a presentarsi in massa al “Mancini”, comunque la curva di casa risponde presente, soprattutto nella parte centrale storicamente occupata dai tifosi organizzati, non mancano i cori per aiutare la squadra a centrare questa vittoria che manca da così tanto tempo. Battimani, bandieroni sventolati per tutta la partita, i fanesi non mollano, cantano, incitano la squadra ma calano un po’  d’intensità nel secondo tempo. Nonostante la sconfitta applaudono i giocatori a fine partita, consapevoli e desiderosi però di qualcosa in più per riprendere confidenza con quei 3 punti che mancano ormai da oltre un mese.

Tommaso Giancarli.