Si gioca davanti a pochi intimi questo incontro prenatalizio tra Fano e Vicenza al Mancini di Fano.
Manca certamente il contorno ma come sempre il movimento ultras risponde presente e non molla mai, così nonostante freddo e orario, sia i padroni di casa che i biancorossi ospiti tengono alto l’onore dell’incontro che sul campo non offre praticamente nulla, terminando con uno scialbo zero a zero senza far registrare neppure un’occasione da rete.
Partono bene i granata: per l’occasione i Panthers si raggrupano nella balconata alta della curva, permettendo così di rimanere per tutto l’incontro uniti e compatti. A loro si affiancano in basso a destra gli Ultras Fano i quali, per tutto l’incontro, tengono alto il loro bandierone.
Due gli striscioni esposti durante la partita dai Panthers, nel primo tempo “VICINI ALLA CREMONA ULTRÀ!”, in ricordo di Federico, scomparso durante la trasferta di Foggia; nella seconda parte di gara, lo striscione “LOLLO MARCANTOGNINI SIMBOLO E ORGOGLIO DELLA CITTÀ”, sedicenne che ha fatto parte della Nazionale Italiana amputati che ha partecipato ai mondiali di categoria.
Arriva in ritardo un gruppo di ultras vicentini a causa del traffico in A14, per questo il settore rimane in silenzio fino al loro arrivo che risulta, quindi, decisivo per un tifo poi dimostratosi sempre continuo. Magari senza picchi particolari, ma sempre costante e con diversi cori a rimarcare la presenza dei fratelli di Pescara, al seguito con tanto di pezza del gruppo.
A fine gara molto bella la sciarpata, a cui partecipa tutto il settore, e la presenza (ormai sempre più rara) di una torcia che restituisce un bell’effetto, reso ancora più suggestivo dal calar delle tenebre.
Testo di Luca Marchesini.
Foto di Tommaso Giancarli.