Grande cornice di pubblico allo stadio “Vito Curlo”, per l’incontro più atteso di questa ottava giornata del girone H di serie D, tra Fasano e Fidelis Andria in quella che profuma di domenica perfetta. La tribuna di casa è piena in ogni ordine di posto mentre la Curva Sud, gremita come non si vedeva da anni, vibra già dal pre-partita mostrandosi carica e rumorosa. Sulla vetrata principale campeggia fiero lo striscione “Curre Curre uaglio’”, con quella “C” in evidenza che sa di promessa, di desiderio, di sogno. La Serie C a Fasano manca da decenni, forse troppi, ma dopo questo scoppiettante avvio di stagione sembra voler finalmente ritornare a casa.

Il sostegno sugli spalti è di quelli che non deludono le aspettative. Ottime manate, cori secchi misti ad altri prolungati più del dovuto fra i quali non manca la dedica rivolta agli ultras scomparsi. È la solita firma targata “Allentati Curva Sud”, che lega generazioni dal 1988. Da Andria giungono invece oltre quattrocento sostenitori della Fidelis con i biglietti polverizzati in poche ore dall’inizio della prevendita. Già nel pre-gara si alzano cori e sfottò, quel pepe che solo il calcio sa dare e che rende viva ogni domenica.

La tifoseria ospite non ha certo bisogno di presentazioni: compatta, fiera, con i bandieroni sempre al vento. Al momento dell’ingresso in campo, una sciarpata e fumogeni color blu come il cielo regalano una cartolina indimenticabile. Anche quando il tabellone segna il doppio svantaggio, loro non smettono di cantare, di crederci, di esserci. Durante la gara, nel loro settore dedicato campeggia uno striscione speciale: quello che celebra l’anniversario della Brigata Fidelis, memoria e orgoglio di una storia che continua a scriversi.

Poi nel finale, il colpo di scena: un gol dell’Andria che sembra pareggiare il match e rimettere tutto in discussione, viene annullato. In un attimo il campo e gli spalti diventano un grumo di emozioni e proteste. È caos, è adrenalina, è vita fino al triplice fischio e poi al deflusso degli ospiti. Perché sì, il bello del calcio è anche questo: stati d’animo e sensazioni che dividono e uniscono, in brevi istanti che dilatano il tempo e lo rendono eterno.