Al “Vito Curlo” di Fasano si affrontano i biancoazzurri di casa ed i grigiorossi dell’Angri, compagini partite ad inizio stagione con l’obiettivo dichiarato di salvarsi e che, per far sì che ciò accada, hanno esonerato i propri allenatori rispettivamente quindici e sette giorni fa, nel tentativo di dare una scossa alla squadra.
La tifoseria ospite ha dovuto inoltre fare i conti con arresti e daspo ricevuti in settimana e che hanno decimato ulteriormente lo zoccolo duro dei gruppi organizzati; mentre quella casalinga, come si legge dalla fanzine autoprodotta degli “Allentati”, l’ultima ondata di repressione mirata verso gli elementi di spicco del gruppo, è arrivata in ordine cronologico dopo la trasferta di Brindisi.
Ovviamente non viene meno il sostegno alle squadre, anche in situazioni come queste, in cui alle vicende extra-campo si aggiungono situazioni societarie controverse, condannate nell’ultimo periodo da comunicati e striscioni esposti nelle due curve.
La gara ha inizio con cori accompagnati da tamburi ben ritmati da parte di entrambe le tifoserie, ma è il Fasano, dopo dieci minuti, ad usufruire di un calcio di rigore. L’idea di portarsi in vantaggio e magari accaparrarsi i primi tre punti casalinghi della stagione, viene vanificata dal portiere ospite il quale ipnotizza l’attaccante Corvino e devia in angolo.
Conseguentemente aumenta il pathos su sponda ospite, che capendo le difficoltà alzano i decibel senza nascondere, attraverso uno striscione, di essere dalla parte di mister Scorsini esonerato in settimana. Idem sul versante opposto, dove si alza un sostegno incessante all’inseguimento di quei primi tre punti interni che darebbero ossigeno alla classifica, ed è così che un uno-due micidiale di Ignazio Battista, tornato a Fasano qualche settimana fa dopo la breve parentesi ad Ischia, porta all’intervallo col doppio vantaggio del Fasano.
Ad inizio ripresa viene esposto un nuovo striscione da parte grigiorossa per il “Crazy Group”, dopo il quale riprendono a tifare costantemente così come fatto da inizio gara. Al ventesimo della ripresa il fasanese doc Francesco Losavio, mette in ghiaccio la partita firmando il tre a zero. Successivamente gli ospiti, dopo una contestazione verso la dirigenza ed un breve conciliabolo tra i presenti, abbandonano in segno di protesta il settore, lasciandolo desolatamente vuoto eccezion fatta per un manipolo raccolto proprio dietro la pezza del “Crazy group” che, a fine partita, redarguisce pesantemente i propri giocatori prima che questi guadagnino gli spogliatoi. Clima ovviamente ben diverso fra i tifosi del Fasano, che abbracciano i propri beniamini in un’atmosfera di festa e ritrovata armonia dopo l’esonero del tanto contestato mister uscente e a seguito di questa preziosa prima vittoria casalinga.
C.O.