Doveva essere la partita del tanto agognato ritorno a casa, invece continua l’assenza del Fasano dalle propria mura amiche, in attesa che si concludano i lavori al manto erboso del Vito Curlo, anche oggi si ritrova a giocare “in casa” presso lo Scianni-Ruggieri di Alberobello, per questo anticipo del sabato di quarta serie, che precedere il turno infrasettimanale, ultimo dell’anno in Serie D.

Circa 500 i presenti oggi nella città dei trulli, per questa sfida piuttosto sentita tra le due compagini; sempre al loro posto gli Allentati Fasano, presenti sia con lo striscione da trasferta, sia con i consueti drappi visti nelle precedenti occasioni. Solito quadrato compatto il loro, in cui fa sfoggio anche uno striscione contro l’articolo 9 e si nota l’accensione di qualche fumogeno. Al loro fianco è evidente anche la presenza di una delegazione di ultras di pallamano della città tedesca di Nettelstedt, accomunati ai padroni di casa dalla stessa visione politica della Curva.

Circa una trentina gli ultras di Casarano che vengono fatti sistemare in un settorino a loro dedicato, l’unico drappo presente riporta il messaggio “Ancora Perseguitati” a cui non fanno da contraltare né cori e né altra forma di sostegno attivo oltre la mera rappresentanza in nome e per onorare soprattutto quanti, in questo momento delicato per loro, dal punto di vista repressivo, non possono essere sugli spalti.

Sul campo è il Fasano che conquista i tre punti in palio con una vittoria per 3 reti a 2; mercoledì ultimo turno dell’anno in Serie D, col Fasano che sarà di scena a Nardò, mentre il Casarano rientrerà al Capozza ospitando la Nocerina.

Cori di sfottò tra le due tifoserie, ma senza particolari conseguenze all’esterno dello stadio.

Foto di Riccardo Dibiase
Testo a cura della redazione