Il Casarano è di scena a Fasano dove nessuno ha portato via punti in questa stagione. I rossoblu, seppur stiano faticando, annoverano tra le loro fila calciatori importanti e con un passato tra i professionisti come Saraniti, Strambelli, Marsili oltre a Manuel Cannavaro, figlio di Paolo, ex tra le altre di Napoli e Sassuolo. L’ambizione iniziale era quella di imporsi in questa stagione e rilanciare la tradizione comunque importante di questo storico sodalizio del calcio di provincia italiano, che a dispetto del piccolo centro urbano di cui è espressione, vanta trascorsi importanti in Serie C.
Il Fasano d’altro canto è reduce dalla doppia sconfitta in campionato a Francavilla in Sinni e tra le mura amiche in coppa Italia contro l’Altamura, quindi è evidente la necessità di riscattarsi da parte di entrambe le squadre, con ambedue le tifoserie vogliose a loro volta di non sfigurare, in virtù di una rivalità che, sebbene non sia di quelle storiche o particolarmente sentite, è comunque cresciuta nel tempo, soprattutto con l’evolversi della realtà casaranese.
Gli ospiti sono presenti in buon numero e a dominare la scena sono soprattutto i loro bandieroni che, seppur aiutati dal vento, vengono tenuti alti e sventolati per tutta la durata della gara, accompagnati da un buon sostegno canoro.
I padroni di casa fanno a loro volta del colore biancazzurro la propria peculiarità, tra vessilli e materiale vario che restituiscono un colpo d’occhio molto piacevole, fra questi spicca sicuramente il bandierone riportante il faso, un colombo bianco simbolo del gonfalone cittadino.
La gara presenta un inizio scoppiettante da parte dei padroni di casa, che sostenuti dai propri tifosi e quasi dimenticando le due sconfitte consecutive di cui sopra, sciorinano un calcio spettacolare che costringe gli ospiti nella propria metà campo. L’uno-due sul finire del primo tempo è la degna conclusione di una prima frazione con il Fasano protagonista ed il Casarano all’angolo nonostante gli interpreti di prim’ordine. In questo lasso di tempo, entrambe le tifoserie non dimenticano di incoraggiare, con altrettanti striscioni a tema, due loro amici in difficoltà.
La seconda frazione riprende con le tifoserie intente a sostenere i propri beniamini alla ricerca dei rispettivi obbiettivi, con i fasanesi e le loro numerose “dediche” ai rivali martinesi e brindisini, i quali saranno affrontati consecutivamente nelle prossime due giornate, coinvolgendo spesso e volentieri tutto lo stadio, inoltre viene esposto uno striscione in favore degli ultras di Rionero, gemellati con i fasanesi e colpiti da altre diffide.
La partita scivola così via con il Fasano porta a casa la vittoria per due a zero. La tifoseria di casa, subodorando quello che effettivamente accadrà nella tanto attesa trasferta al “Tursi” di Martina Franca, invoca derby liberi. A margine della gara, le due squadre vengono richieste a gran voce sotto i rispettivi settori e se in quello di casa si festeggia, in quello ospite vengono innalzati solo cori per la maglia e la città di Casarano.
Anche oggi insomma, sugli spalti ci sono state due signore prestazioni di tifo.
Foto di Riccardo Dibiase
Testo a cura della redazione