Per questa domenica la mia scelta ricade su Fasano-Cavese, una di quelle partite dove storia calcistica e tradizione ultras vanno ad incrociarsi ed è davvero difficile resistere al richiamo che essa esercita lo stadio in queste occasioni. Contro ogni aspettativa, il breve viaggio in treno e il conseguente arrivo sono accompagnati da un tiepido ma incredibilmente piacevole sole, clima tutt’altro che scontato visto il pieno inverno e le recenti avversità meteo delle ultime partite.
La via ferrata non è proprio ideale, come alternativa per raggiungere lo stadio fasanese, in quanto la stazione dista circa 4 km e solo la disponibilità di un passaggio amico mi salva dalla lunga sfacchinata a piedi e dalla possibilità concreta di arrivare distrutto già prima che la partita iniziasse.
Metto piede con largo anticipo sul sintetico del “Vito Curlo” sui cui spalti ancora vuoti arrivano nel frattempo anche i cavesi e pian piano tutto il resto del pubblico. Clima di amicizia e rispetto fra le parti mentre all’inizio della partita i cavesi, che si stavano scaldando le ugole già mezzora prima del fischio d’inizio, colorano il settore con una fumogenata vecchio stile, sempre bella da vedersi. La buona presenza dal punto di vista numerico è bilanciata da un bel sostegno fatto di tanti cori secchi, oltre ai quali non mancano cori prolungati, mentre il contorno di bandiere sempre al vento e l’accensione di fumogeni protratta per tutta la partita, conferiscono la giusta dose di colore alla loro prova.
Niente male anche la Curva Sud Fasano che si fa trovare bella compatta ed offre la classica prova ricca di contenuti ultras, senza fronzoli ma con tanta sostanza per tutti i 90 minuti. Tanto colore, tante bandiere, la partita in campo è stata quasi oscurata da una piacevole e impressionante alternanza di cori a cui hanno concorso tutte e due le tifoserie con un tifo letteralmente incessante.
In campo finisce con un salomonico pareggio che apre a qualche speranza per le inseguitrici dei blufoncé ospiti ma era una trasferta impegnativa questa, al cospetto di una signora compagine, per l’ennesima stagione fra le migliori del girone, ed esserne usciti indenni è un buon segnale per il prossimo futuro degli aquilotti.
Catello Onina