La recente tornata elettorale ha imposto questo turno infrasettimanale della Serie D, che da nord a sud ha coinvolto tutte le società del massimo campionato dilettantistico nazionale. Con sommo detrimento dei tifosi che a queste latitudini ancora seguono in maniera prioritaria il calcio allo stadio, per quanto anche qui le televisioni abbiano fatto capolino già da qualche tempo.
Molto pochi rispetto al solito i numeri al botteghino, sono infatti circa 500 quelli che, in un mondo o nell’altro, sono riusciti ad eludere gli impegni lavorativi, personali e famigliari dai quali è davvero difficile smarcarsi in un mercoledì pomeriggio alle 15. Solo applausi dunque per chi c’è riuscito, che dovrebbero essere applausi doppi per chi, come i ragazzi della Brigata Spartaco e degli altri gruppi del tifo sammaritano che si sono accollati l’ancor più onerosa prospettiva di un viaggio in trasferta. Aperta e chiusa parentesi sul settore ospiti, giunti in una quindicina circa, gli ultras del Gladiator si segnalano nel corso del match per una bandiera e una bandiera a due aste mentre il tifo vocale, a parte qualche coro in apertura, risulta invece episodico, frutto anche del loro numero non altisonante. Però, importante ripeterlo, in un contesto del genere esserci era davvero la più importante delle cose.
Per quanto riguarda invece la tifoseria di casa, in Curva Sud campeggia ancora lo striscione “Avanti ultras” al posto della classica sigla del gruppo, in ragione dell’ultima ondata repressiva che si propongono appunto di superare serrando i ranghi. A scanso dei numeri, i fasanesi confermano un tifo sui loro soliti standard, accompagnato e sostenuto dal tamburo. In una giornata calcistica così interlocutoria come questa, la loro scelta è quella di puntare a trasmettere le proprie idee oltre che con i classici cori, anche con una serie di striscioni usa e getta dai destinatari più vari. Il messaggio più importante, in tema di contenuti, è forse quello dedicato agli amici francesi di Nimes, da qualche tempo schiacciati dall’ingombrante presenza del presidente Rani Assaf, che di fatto ha messo al bando il tifo organizzato dallo stadio “des Costières”.
Un altro striscione ricorda invece “Bietto”, ultras del Parma al quale, proprio in settimana, è stata intitolata un’area bimbi, voluta, finanziata e costruita grazie al lavoro dei suoi amici dei “Boys” in sinergia con la famiglia, gli amici e altre associazioni del territorio. In tema di cordoglio, viene ricordato anche Manu, ragazzo fasanese e frequentatore della Curva morto in un incidente, infine un più leggero messaggio di auguri saluta l’anniversario dei vicini amici dei Fedayn Locorotondo.
In campo è sufficiente un guizzo di Battista al 25′ per garantire ai padroni di casa una vittoria molto importante ai fini della classifica, che anche quest’anno conferma l’ottimo lavoro del sodalizio pugliese a stretto contatto con le squadre di vertice pur continuando a perseguire una politica di contenimento dei costi in cui importante è la presenza ed il supporto in società dell’associazione Fasano siamo noi, con cui la tifoseria espleta la partecipazione popolare alla squadra del loro cuore.
Foto di Riccardo Dibiase
Testo a cura della redazione