Marigliano è un comune di quasi 30 mila abitanti alle porte di Napoli che ha nella Mariglianese la propria rappresentativa calcistica. Negli anni l’area Vesuviana ha sfornato altri club capaci di raggiungere il massimo campionato dilettantistico, caduti però nel dimenticatoio dopo una fugace apparizione in serie D: Acerra, Arzanese, Sangiuseppese, Casoria o Frattese, solo per citare alcuni casi, sono esempi di queste storie sportive. Le squadre di calcio rappresentano per i tifosi “semplicemente” una passione ma per i “proprietari” vanno ben oltre, diventando spesso strumento servente dei propri interessi e non di rado oggetto di scambio con titoli che vengono portati di città in città laddove migliore è l’offerta. 

I campani sono stati inseriti nel girone H della serie D, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere una salvezza tranquilla, in un raggruppamento dove a farla da padrona, con ben 11 club, sono le squadre pugliesi. Per la quarta giornata di campionato, fanno visita al Fasano che, invece, nonostante le varie vicissitudini sportive che ne hanno attanagliato la storia, ha sempre trovato la forza di rialzarsi con progetti calcistici a 360 gradi. I pugliesi disputano i match interni sul campo neutro di Locorotondo che, seppur disti una manciata di km, impedisce comunque ad un certo numero di tifosi fasanesi di assistere alle partite della propria squadra. Il Vito Curlo di Fasano è infatti indisponibile a causa dei lavori di rifacimento del proprio manto erboso che sarà sostituito con il sintetico. Oltre al disagio “logistico”, da segnalare l’assenza da quest’anno nella curva fasanese del gruppo “Fasano ultras”, sigla che dopo 12 anni di militanza, fuori e dentro gli stadi, ha deciso di mettere un punto alla propria storia: gli “Allentati”, quindi, sono l’unico gruppo che seguirà i bianco azzurri in casa e trasferta. Il tifo dei locali segue l’impostazione che da ormai 30 anni ne caratterizza la storia: tanta voce, ritmata dal suono costante del tamburo. La vittoria ripaga degli sforzi che gli ultras fasanesi ci mettono e a fine partita si ripete, anche qui come da copione, il saluto della squadra alla curva al ritmo di “Zumb zumb uagliò”.

I campani arrivano in Puglia in una ventina di unità e offrono un tifo che nel suo stile “asciutto” rimanda alla scuola partenopea. I ragazzi di Marigliano, probabilmente, come molte realtà dell’area Vesuviana, hanno fatto la loro gavetta nelle due curve napoletane, subendone inevitabilmente l’influenza.

Foto Riccardo Sports photo shoot