Ultima gara della stagione 2024/2025 del girone H in serie D. Resta da assegnare il quinto posto, ultima piazza valevole la disputa dei play off, appendice di fine stagione che serve a ben poco, ma che a quanto sembra nessuno vuol rinunciare. A contenderselo ci sono quattro squadre: Matera, Francavilla Fontana, Fasano e Nardò, con queste ultime due che si sfidano proprio nel confronto diretto di scena oggi al “Vito Curlo”. Una sfida che in passato ha regalato tante emozioni, sia in campo che sugli spalti, ma che oggi deve fare a meno della tifoseria neretina in quanto, così come nella gara di andata, la scure del divieto di trasferta si è abbattuta crudele su di loro.
L’ingresso in campo dei calciatori è accompagnato sia da piccoli calciatori del settore giovanile fasanese della categoria Pulcini, che da alcune associazioni del territorio che sensibilizzano su inclusione e disabilità, raccontando la possibilità di andare oltre le barriere visibili e invisibili anche grazie allo sport e al calcio in particolar modo.
Sulla balaustra dei tifosi di casa campeggia uno striscione che incoraggia la squadra a conquistare i tre punti per conquistare quella vittoria che, come la volpe e l’uva, dispiace solo a chi non la raggiunge: “FINCHÈ IL CUORE BATTE, SI STRINGONO I DENTI E SI COMBATTE”.
Oltre alle varie pezze che abitualmente rappresentano i fasanesi in Curva Sud, ci sono anche quelle di Campobasso, presenti in buon numero a sostenere i loro gemellati, così come una dei francesi di Nîmes, anche loro da qualche anno uniti da un vincolo di amicizia con i pugliesi.
Prima dell’inizio delle ostilità, viene reso omaggio al capitano del Fasano Facundo Ganci, argentino di nascita ma ormai fasanese di adozione, che qualche ora prima della gara ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato, ma nella prossima stagione vestirà l’inedito ruolo di team manager del nuovo organigramma societario, insediatosi fra l’altro non più tardi di due mesi fa.
Nemmeno il tempo di scaldare le ugole che i padroni di casa passano in vantaggio con il classe 2006 Emanuele Penza, alla prima marcatura in campionato, che manda in visibilio tutto il pubblico fasanese anche grazie ai risultati favorevoli che giungono dagli altri campi. Continuo l’incitamento alla propria squadra con numerosi cori a ripetere, ritmati ottimamente dall’ausilio del tamburo, oltre a una serie di sciarpate, di cui una veramente ben riuscita e l’accensione di alcuni fumoni azzurri.
Il raddoppio dei locali arriva alla mezzora con il centravanti Francesco Losavio, fasanese doc, il quale corre ad abbracciare il suo mister e concittadino Graziano Pistoia. L’entusiasmo però gioca brutti scherzi in quanto a fine primo tempo, prima D’Anna e poi Calderoni (ex Lecce in A), impattano sul 2-2, risultato che non scoraggia il pubblico di casa, tutt’altro, in quanto curva e tribuna, sull’onda del coro tanto in voga quest’anno, incitano i propri beniamini: “Abbiamo un sogno nel cuore, Fasano torna campione”. Così, quasi fosse uno scaramantico amuleto vocale, la squadra di casa realizza una doppietta grazie al suo bomber Vincenzo Corvino e si riporta in vantaggio.
In curva viene successivamente issato lo striscione “LUNGA VITA AGLI ULTRAS”, dai cui colori si evince essere rivolto ai campobassani; segue uno in ricordo di un tifoso fasanese scomparso al quale vengono dedicati numerosi cori a corollario.
A un quarto d’ora dalla fine viene sostituito il capitano Facundo Ganci, tra il boato del pubblico fasanese e con le squadre in campo ad applaudire la sua uscita tra baci e abbracci di compagni di squadra ed avversari.
La gara termina sul 4-2 con lo speaker che annuncia i risultati finali degli altri campi e conferma la quinta posizione del Fasano, amplificando il tripudio del pubblico di casa. Si chiude con la squadra intera che prosegue i festeggiamenti intonando “PERCHÈ IL FASANO VUOLE VINCERE”, altro coro che è diventato un tormentone di questa bella cavalcata.
Foto di Riccardo Dibiase











