La gara odierna tra il Fasano e la Nocerina, rispettivamente sesta e seconda in classifica nel girone H della serie D, ha tutte le componenti per considerarsi scontro al vertice, con i biancoazzurri di casa alla conquista dei play off e i rossoneri alla caccia del Casarano capolista, distante quattro punti a cinque giornate dal termine. Se qualche anno fa tutto questo sarebbe stato corroborato dalla dicitura “con una cornice di pubblico degna delle grandi occasioni” oggi così non è: tra calendario spezzatino, caro prezzi, riprese con documenti alla mano (anche a famiglie) e dulcis in fundo trasferte vietate, a molti passa anche la voglia di andare allo stadio, se non che la passione spesso funziona da riflesso condizionato.
Lo stadio “Vito Curlo” oggi, seppur non “gremito in ogni ordine di posto”, rafforza la tesi che lo zoccolo duro è sempre presente a sostenere i propri colori, anche se non si può dire altrettanto dei molossi, ai quali anche oggi è stata vietata l’ennesima trasferta al punto che si fa fatica a dire quante volte, in questa stagione, la scure dei prefetti si sia abbattuta su di loro.
Il risultato in campo ha valore dirimente,continuare a inseguire i propri obbiettivi dipende dalla vittoria mentre una sconfitta, a questo punto della stagione, potrebbe significare abbandonarli definitivamente, ragion per cui i ventidue in campo si danno battaglia fin dai primi minuti, con un leggero predominio territoriale da parte degli ospiti, attrezzati per il salto di categoria e che non a caso si ritrovano a un passo dalla vetta.
Dalla curva sud viene issato uno striscione in ricordo di Daniele Landolfi, scomparso in settimana, esponente di spicco della tifoseria campobassana, gemellata ai fasanesi da oltre vent’anni.
Dopo vari tentativi di trovare il vantaggio da parte ospite, la gara subisce un primo sussulto con il vantaggio locale da parte di Francesco Losavio, centravanti e fasanese purosangue, il quale corre a festeggiare sotto il settore più caldo dei suoi concittadini, con l’intero stadio in festa per la rete in più con la quale si va al riposo. Nel frattempo da segnalare uno striscione di condanna da parte dei tanti, troppi, casi di femminicidio registrati in questi ultimi giorni lungo l’intero arco della penisola.
La ripresa comincia con il raddoppio del Fasano ad opera del cannoniere principe Vincenzo Corvino, che manda in visibilio l’intero stadio il quale, da qui in poi, si trova spesso e volentieri ad accompagnare i cori provenienti dalla curva sud.
La Nocerina tenta il tutto per tutto e si schiera con quattro attaccanti, viste anche le notizie che provengono da Casarano, dove le Serpi conducono tre a zero sul Manfredonia e dimezzano lo svantaggio a quindici minuti dalla fine. Ciò non scoraggia la tifoseria fasanese, anzi la ringalluzzisce, percependo le difficoltà che potrebbe subire la squadra da un attacco all’arma bianca, cosa che non si realizza, anzi è più volte il Fasano a sfiorare la terza rete.
Gli ALLENTATI ricordano anche Matteo Bagnaresi e Nicola Marsiglia, ultras di Parma e Fasano di cui proprio in questo periodo ricorre l’anniversario della scomparsa.
A pochi minuti dal termine, ancora Losavio porta a tre le marcature del Fasano, spegnendo così ogni velleità di promozione diretta degli ospiti, a fine gara ritrovatisi a -7 in classifica rispetto al Casarano quando mancano quattro giornate dal termine.
La gara termina con l’intera squadra fasanese a festeggiare sotto la curva, guidata da mister Graziano Pistoia, altro fasanese doc come l’autore della doppietta; allenatore al quale va il merito di aver saputo raccogliere due pareggi e tre vittorie dal suo arrivo, facendo dimenticare tutte le sofferenze patite dai propri tifosi ad inizio stagione.
Foto di Riccardo Di Biase