Si gioca al “Vito Curlo” di Fasano la gara valevole per l’ottava giornata di serie D gir. H tra il Fasano e il Taranto. I padroni di casa sono reduci della vittoria esterna contro il Bitonto nello scorso turno mentre gli Jonici hanno necessità di annullare il ko interno rimediato contro l’Andria.

In settimana sono stati molteplici gli inviti degli ultras locali nei confronti della cittadinanza affinché questa riempisse lo stadio in occasione della gara odierna. Per quanto riguarda la tifoseria ospite quest’oggi la maggior parte dei gruppi organizzati ha deciso di disertare la trasferta perché catalogata dall’Osservatorio delle Manifestazioni Sportive come gara a rischio e quindi inclusa nelle gare cosiddette “Campione”, accessibile sì ma con restrizioni.

C’è una discreta cornice di pubblico, circa 1.700 gli spettatori presenti, di cui 270 provenienti da Taranto.

Appaiono da subito molto compatti e rumorosi gli ultras di casa sistemati in curva dietro lo striscione Allentati affiancato da alcune pezze della Fasano Ultras. Stesso discorso per gli ospiti presenti con il Krazy Group, la Gradinata Taranto e i Taranto Supporters.

In campo le due formazioni si affrontano subito a viso aperto ma è il Taranto a sbloccare il risultato intorno al ventesimo, facendo esplodere di gioia il settore riservato al pubblico rossoblù. Pochi minuti più tardi sono gli ultras di casa a rendersi protagonisti esponendo uno striscione con su scritto: “Dal carbone all’Ilva passando per la TAP liberiamo dai mostri le nostre città”, che richiama l’attenzione sull’attualissimo tema inquinamento.

Quando mancano pochi minuti al termine della prima frazione di gioco accade l’imprevedibile. Il direttore di gara si infortuna e sospende la partita. Dopo aver ricevuto i soccorsi dai massaggiatori tutto sembra riprendere normalmente. Ma passano pochi minuti e la gara viene interrotta nuovamente. L’arbitro non riesce a proseguire l’incontro e la gara viene definitivamente sospesa.

Tanta la delusione fra il pubblico, soprattutto quello ospite. Data la circostanza inaspettata gli ultras di casa espongono un nuovo striscione che probabilmente doveva essere esposto successivamente. Questa volta i fasanesi vogliono ricordare un ultras del Perugia scomparso dieci anni fa.

Resta il rammarico dei tifosi ospiti e della squadra per non aver portato a termine una gara che era tutta in discesa, anche se comunque mancava davvero tanto al termine dell’incontro e ogni risultato sarebbe stato possibile.

È paradossale che in Serie D una partita non possa essere conclusa se il direttore di gara subisce un infortunio. Per l’ennesima volta chi ne paga le conseguenze sono i tifosi, soprattutto gli ospiti.

Oggi la trasferta era abbastanza abbordabile, chilometricamente parlando, infatti Fasano e Taranto distano circa 50 chilomentri, ma se questo episodio fosse avvenuto in una gara fra due città molto più distanti, il danno per i tifosi ospiti sarebbe stato davvero ingente.

In un calcio in cui tra divieti, caro-biglietti e norme sempre più penalizzati, i tifosi continuano a dimostrarsi nei fatti anima e patrimonio di questo sport, forse i “signori” che lo governano dovrebbero imparare ad avere un minimo di rispetto in più per loro e magari, perché no, anche tutelarli.

Testo di Fabrizio Giannico
Foto di Riccardo Dibiase