Era da molto tempo che non davo notizie dell’FC Winterthur, dalla sua famosa promozione nel maggio 2022. Sportivamente parlando, il ritorno nell’élite dell’FCW si sta rivelando una vera e propria montagna russa. Dopo un inizio di stagione molto complicato, il club ha dovuto aspettare fino all’ultimo giorno per salvarsi, approfittando del crollo verticale proprio dell’FC Sion ad opera di un certo… Mario Balotelli. Arrivato con la speranza di un riscatto personale che significasse gloria anche per il club, l’epilogo ha invece visto il Sion retrocedere e Balotelli svincolato.
Durante l’estate 2023, dopo un mercato più che convincente l’FCW riesce a smentire ogni pronostico, scrivendo senza dubbio una delle pagine più belle della sua storia. Sale infatti tra le prime sei del campionato durante la stagione regolare, cosa che le permette di disputare la fase per il titolo, in cui si è dovuta arrendere al Servette negli ultimi istanti della semifinale. Un incontro segnato soprattutto dagli scontri tra le due curve in seguito all’inizio dell’invasione dei ginevrini, e dal lancio di una torcia, da parte sempre di un tifoso ginevrino, in un settore occupato principalmente da famiglie.
Ma quella stupenda stagione 2023-24 ha assunto più le sembianze di una brutta sbornia che dell’inizio di un sogno, visto che il club è attualmente penultimo, a 5 punti dalla terzultima, a un punto dal rivale del Grasshoppers, attualmente ultimo.
Nonostante i requisiti richiesti dalla Swiss Football League, il restyling della Schützenwiese è stato piuttosto leggero, consentendo così allo stadio di mantenere il suo lato “old school” e unico. Non c’è più il biglietto “spalti”, che permetteva di accedere a qualsiasi tribuna, ora i settori sono separati e distinti, mentre un’enorme rete circonda il campo per impedire possibili lanci di oggetti in campo (come avvenne nel marzo 2022 contro l’Aarau). Nei giorni delle partite viene poi allestito un corridoio in rete e tela plastifica che porta dalla stazione al settore ospiti, evitando ai tifosi avversari qualsiasi contatto fisico e visivo con i locali.
E infine, come parlare di Winterthur senza menzionare la Bierkurve? Nonostante i risultati altalenanti, la BK continua a far registrare ottimi progressi, al punto di esser diventata una delle curve più laboriose e fedeli. Infatti, diverse coreografie più o meno elaborate sono realizzate praticamente ogni partita; per ogni viaggio viene organizzato un treno speciale (come testimoniano i 2.000 biancorossi al Letzigrund di Zurigo) e lo Schützenwiese (8.400 posti) è spesso e volentieri pieno, talvolta con settimane di anticipo in caso di derby o partite importanti.
Rot und Wiis contro Rouge et Blanc
“Hell Bells” degli ACDC annuncia l’ingresso dei giocatori in campo, le sciarpe vengono tirate fuori dal lato della Bierkurve, mentre nel settore ospiti vengono aperti due striscioni con la scritta: “In tutta la Svizzera, pronti a perdere la voce”, accompagnati da bandiere rosse e bianche e dal disegno di ultras del Sion urlante e vestito con un berretto e con una felpa nera con gli stemmi della città e del Canton Vallese. Completa il quadro l’accensione di fumogeni rossi e bianchi di grande effetto, enfatizzati dal sole che si riflette sulla foresta dietro il settore degli ospiti.
Come in ogni partita casalinga, i 1896löwenherz, un piccolo collettivo di sostenitori dell’FCW collocato nella tribuna laterale lunga, tutta completamente con posti in piedi, brandiscono cannoni di coriandoli, tanto che successivamente e ovviamente, una nuvola di coriandoli rossi e bianchi a forma di cuore volano via al calcio d’inizio.
I vallesani sono i primi a tirare in porta, facendo persino tremare la traversa dopo pochi secondi di gioco. La partita è frenetica, i Rot-Wiis zurighese (rossi e bianchi) sbagliano tanto in costruzione e in contropiede, il che porta logicamente all’apertura delle marcature per il Sion con una autorete. Viene calato un bandierone per nascondere l’accensione di petardi e alcune torce, ma c’è da festeggiare per cui meglio prendere le dovute precauzioni.
Rot und Wiss es Läbe lang
La Bierkurve non si lascia abbattere, soprattutto perché è sostenuta dalla tribuna laterale, molto rumorosa e attiva, che a volte accompagna i cori degli ultras e rimprovera ogni intervento dell’arbitro. I loro sforzi vengono ricompensati all’inizio del secondo tempo, poiché il capitano Lekaj, desideroso di riscattarsi dopo il suo autogol, pareggia. Ma il Winterthur… fa il Winterthur, e subisce altri due gol in pochi minuti, attirandosi inevitabilmente qualche fischio dagli spalti.
Il club è purtroppo bloccato nei bassifondi del campionato, superando i rivali di Zurigo di un solo punto. Nonostante questa sconfitta, i giocatori fanno un giro del campo, accolti dai loro sostenitori, tra cui un muro di sciarpe, accompagnati da un “Rot und Wiss es Läbe lang” (Lunga vita ai Biancorossi). Gli ospiti, da parte loro, possono accendere qualche torcia sulla recinzione e salutare i loro rivali di Losanna, presenti col loro amici del Winterthur prima di congedarsi definitivamente con i tre punti incamerati.
Max Michelet

















































