18-11-2018: Fermana-Fano 2-1
Serie C Girone B

Mi ritrovo nelle Marche, più precisamente a Fermo, per uno dei tanti derby che caratterizzano la nostra penisola ricca di rivalità, sia recenti sia storiche, che si perdono nella notte dei tempi. La partita in questione è Fermana – Fano, del campionato di serie C del girone B, un girone abbastanza equilibrato dove ci sono tifoserie importanti che hanno fatto la storia del movimento ultras italiano.

Parlando di calcio giocato, dopo undici giornate, la Fermana al momento si trova sorprendentemente al primo posto in classifica, in coabitazione con la Triestina, mentre il Fano staziona al quint’ultimo con solo una vittoria all’attivo.

Arrivo a Fermo curioso di conoscere come sono cambiate le cose dopo lo scioglimento del gruppo trainante, il NUCLEO, e chi e cosa troverò nella grande Curva Duomo. Appena varcata la porta che immette al rettangolo verde, sinceramente rimango deluso dal numero dei presenti di entrambe le tifoserie. Se per i padroni di casa può essere una scusante lo scioglimento del gruppo, comunque parliamo di una squadra prima in classifica; in balconata c’è solo un grande striscione esposto, 1920, l’anno di nascita della Fermana. I fanesi invece si presentano in oltre un centinaio: anche qui mi aspettavo qualcosa di più a livello numerico, ma la cosa che mi balza subito all’occhio è la divisione netta tra i gruppi più numerosi che compongono la curva granata, ossia PANTHERS FANO e ULTRAS FANO.

Una volta entrate le squadre sia fermani che fanesi sventolano bandieroni e bandiere e stendardi. Nella prima frazione, analizzando i padroni di casa, li trovo meno spinti benché la squadra dopo appena cinque minuti sia già in vantaggio grazie a Lupoli: il tifo, a parte l’esultanza, resta troppo discontinuo con pause e cori che si susseguono tra loro. Sulle sbandierate niente da dire, perché la curva risulta molto colorata, ma per il resto anche i battimani non sono poi così tanti. Migliorano dopo il gol del raddoppio siglato su rigore al trentanovesimo da Giandonato, che manda in visibilio tutto lo stadio, dopodiché il tifo sarà più continuo ed anche l’intensità dei cori così come i battimani saranno più numerosi.

Nel secondo tempo i fermani vanno decisamente meglio, anche se il tifo risulta sempre discontinuo pur con pause sicuramente minori rispetto al primo tempo, mentre le sbandierate restano un punto fermo in positivo ed inoltre, intorno al ventesimo minuto, effettuano una bellissima sciarpata, molto fitta e duratura. Il Fano accorcerà le distanze di lì a breve, ma non sarà un grosso problema ed il tifo dei gialloblù di casa rimarrà su questa linea fino al triplice fischio.

Parlando del tifo fanese, premetto che quando vedo tifoserie così spaccate mi dispiace sempre, ma non conoscendo i motivi non mi permetto di giudicare; fortunatamente entrambi i gruppi tifano insieme, il tifo così risulta più continuo e deciso. C’è qualche pausa ma rimane ristretta, calcolando pure che la squadra dopo trentanove minuti si trova sotto di due gol.

Nel secondo tempo, nonostante lo svantaggio, il tifo c’è e si farà sentire spesso. Inoltre, poco prima del ventesimo, regalano una bella sciarpata dopo la quale, la squadra accorcerà le distanze con un bel colpo di testa del difensore di colore Konate che ridà nuova speranza ai granata.

Da qui in poi, gli ospiti tiferanno con maggiore convinzione, accompagnando i cori con battimani, ma il tifo nella parte finale della gara tenderà a calare fino a far registrare qualche piccola pausa. Da segnalare vari cori ostili contro i rivali storici della Vis Pesaro.

Al triplice fischio, gli ospiti rimproverano alla squadra l’ennesima sconfitta che li fa precipitare al penultimo posto in classifica, mentre dalla parte opposta si assiste a tutt’altra scena, con una bella sciarpata da parte degli ultras a salutare la vittoria della squadra e con i giocatori che vengono chiamati per ben due volte sotto la curva per festeggiare insieme questo primo posto solitario del girone di appartenenza.

Marco Gasparri