Prima di parlare della gara fra Fermana e Teramo, valevole per la decima giornata di serie D girone F è doveroso raccontare, almeno brevemente, la storia delle BRIGATE di cui quest’oggi ricade il cinquantesimo anniversario e con loro, anche grazie a chi ha raccolto il loro testimone, di tutto il movimento ultras fermano.

Un cammino non sempre facile il loro, fatto di amare retrocessioni come quella d’ufficio nel campionato di Promozione del 1988, fino ad arrivare alla stagione 1993/94 in cui finalmente lasciano i campionati dilettantistici per riapprodare nella cara e vecchia C2. Appena due anni dopo, nella stagione 95/96, dopo un campionato di centro classifica, la Fermana arriva ai Play off vincendo prima contro la Ternana per 2-0 sul campo neutro di Ancona e poi contro il Livorno a Ferrara, dove i gialloblù furono accompagnati da un folto seguito di appassionati.

Venne poi la volta di alcuni campionati non proprio facili ma con lo striscione sempre presente, dalla lontana Trapani fino ai derby contro l’Ancona e l’Ascoli. Arrivando così a grandi passi al 16 maggio del 1999, una data storica sia per le BRIGATE che per tutto il popolo gialloblù: quando lo stadio Luigi Pastena di Battipaglia divenne teatro del momento più alto della loro storia, regalando ai presenti il sogno della promozione in serie B.

Nonostante la successiva ed immediata retrocessione in C1, le BRIGATE si tolsero la soddisfazione di girare con la loro squadra alcuni degli stadi più iconici del nostro calcio, da Napoli a Genova fino a Bergamo e Brescia. Nel 2006 la Fermana conosce un altro dei suoi passaggi più cupi, con la retrocessione in C2 e il fallimento che seguì a ruota.

La successiva nascita dell’Unione Sportiva Fermana non riuscirà purtroppo mai a ricalcare le precedenti impronte a a regalare nuove soddisfazioni al gruppo che, presente nonostante tutto, giunse all’amara decisione di sciogliersi proprio alle porte della stagione 2010/11.

Per arrivare a questa domenica di novembre, nel mezzo ci sono state tante annate non meno tribolate, in campo e in curva, ma sempre con la presenza stoica e appassionata, in casa e in trasferta degli ultras e proprio in questa gara odierna contro il Teramo, l’attuale gruppo guida “Sotto Mentite Spoglie” celebra non solo i capostipiti ma anche il NUCLEO e gli altri gruppi che hanno contribuito a scrivere questa lunga storia.

Nonostante il penultimo posto in classifica, in tribuna dove da qualche anno sono costretti a causa della chiusura della curva, espongono ad inizio partita un copricurva molto ben curato in cui, oltre al profilo della città con i suoi monumenti e palazzi principali, vengono raffigurati i simboli dei gruppi più importanti che hanno segnato questo percorso, mentre in vetrata si rivedono per la prima volta dopo anni, o decenni come nel caso di quello delle BRIGATE, tutti i loro storici striscioni.

Il tifo vocale sarà poi bello e costante per tutto il primo tempo, con delle bellissime manate e alcune bandiere sempre sventolate. Nel secondo tempo, invece, grazie ad un rigore che porta in vantaggio la loro squadra, il tifo si fa ancora più incisivo, non venendo mai meno nonostante il sopraggiunto pareggio della squadra ospite.

Venendo dunque proprio agli ospiti, dopo gli scontri dello scorso anno nel derby contro gli odiati cugini di Giulianova e le numerose diffide che li hanno falcidiati, i teramani seguono la loro squadra senza esporre nessuna pezza o striscione, a seguito anche della decisione dei gruppi principali di autosospendersi. Giungono nella vicino Fermo in buon numero, avvalorato ancora di più dalle oggettive difficoltà di cui sopra e la loro prova risulta di ottimo livello con numerosi battimani, tanti cori contro la repressione e in favore di chi non può seguire le sorti della propria squadra.

A fine gara animi contrapposti, con gli ospiti in piena zona Play Off e gli ultras di casa ultimi in classifica.

Testo e foto di Francesco Fortunato