Ferrara e Cento sono due città che distano soltanto circa 40 km fra di esse con la prima che è notoriamente uno dei capoluoghi della regione Emilia-Romagna e Cento che ne è il comune più grande nella sua provincia, subito dopo il capoluogo.

L’incontro fra le due compagini è considerato un derby a tutti gli effetti, sia a livello sportivo che cittadino visto che gli abitanti di Cento, detta “Piccola Bologna” in virtù dei suoi portici e del centro storico che richiamano fortemente il capoluogo regionale, hanno sempre mal sopportato la subordinazione amministrativa a Ferrara.

La Benedetto XIV Cento, venendo a più spicciole questioni di campo, è capolista del girone rosso di A2 e in questa domenica pomeriggio si reca a far visita al Kleb Ferrara Basket, nel suo palasport situato nella periferia cittadina dove i tifosi ospiti, trovano l’ampio parcheggio presidiato da un servizio di sicurezza che, con l’appoggio di alcune camionette della polizia, riesce a tenere tutto sotto controllo fino al termine della partita.

Circa 3.500 gli spettatori che il palazzetto ferrarese è capace di accogliere, ma in questa occasione specifica sono poco più di 2.000 i tifosi sopraggiunti ad animare il correlato confronto sugli spalti. Si sperava probabilmente in un’affluenza maggiore ma evidentemente la squadra di pallacanestro non riesce, almeno in questo periodo storico, a raccogliere gli stessi consensi della storica squadra di calcio locale, la Spal. Ad ogni buon conto, la curva di casa è rappresentata da un unico striscione, SESTO UOMO, e ad inizio gara sfodera anche una semplice ma bella coreografia composta da bandierine bianco-azzurre che sventolano per salutare l’ingresso della squadra sul parquet. Parlando di tifo propriamente detto, lo zoccolo duro che si compatta ad incitare costantemente la squadra è numericamente limitato ma comunque combattivo, anche se solo in rare occasioni trova sponda dal resto del pubblico per rinforzare i suoi tentativi di spingere e sostenere le azioni della propria squadra.

Dalla vicino Cento invece partono tutti insieme dal parcheggio adiacente il proprio Palasport da cui prende le mosse una lunga carovana di automobili i cui occupanti si riversano poi nel settore loro riservato, quasi tutti con una maglietta rossa e creando così un ottimo colpo d’occhio. Bel tifo per loro anche grazie all’acustica del palazzetto che è uno dei fattori positivi di questi sport indoor, peccato che spesso l’emozionante rimbombo dei cori dei tifosi finisca per essere coperto dagli invasivi interventi dello speaker.

Diversi striscioni esposti da entrambe le tifoserie per i soliti sfottò di campanile fra due città che nel passato, specificatamente verso la metà degli anni ’80, dava vita anche nel calcio a confronti molto accesi. I centesi cantano fino al termine corroborando con la qualità i buoni numeri portati sui gradoni e confermandosi come una delle realtà più interessanti del panorama ultras cestistico. Molto combattuta invece la partita fra le due squadre che lottano punto a punto ma alla fine è Ferrara che riesce a vincere con due tiri liberi, conquistando una vittoria importante che non può che rendere entusiasti i propri tifosi, specie se maturata appunto contro una nota rivale.

Luigi Bisio