Mercoledì 4 gennaio, alla Giuseppe Bondi Arena di Ferrara si affrontano, per la seconda giornata di ritorno del campionato di Serie A2, i padroni di casa del Kleb Basket e gli ospiti di Pistoia. Dietro allo striscione del Sesto Uomo di Ferrara (gruppo impegnato tra l’altro in giornata a raccogliere adesioni per il derby in trasferta contro i rivali di Cento), si posiziona per tifare in maniera attiva un volenteroso gruppo composto da una ventina di unità, compreso qualche solerte giovanissimo, che sembra davvero appassionato alla vita di curva. Si notano spesso infatti ragazzini a sbandierare, cantare, insultare gli avversari in campo e anche a suonare il tamburo, vero e proprio protagonista del tifo ferrarese, già conosciuto la scorsa stagione a Pistoia. Il ristretto gruppo biancoazzurro si prodiga davvero molto nell’organizzare e cantare, ma in poche occasioni il resto del pubblico si lascia coinvolgere dalla tifoseria organizzata. Sventolano infine con frequenza un bandierone biancoceleste.

Il tifo della Baraonda invece, presente con una quarantina di tifosi e fatta sistemare non nel settore ospiti tradizionale ma in quella che possiamo definire gradinata, dietro alla panchina dei propri beniamini, può essere diviso in due distinte fasi di valutazione. Innanzitutto è doveroso sottolineare le assenze di tamburo e megafoni; comunque, nella prima parte di gara, il gruppo pistoiese si posiziona in maniera imprecisa, offrendo, salvo in poche occasioni, momenti di tifo davvero poco memorabile e arrendevole nei momenti di massima euforia del palasport ferrarese.

Dopo l’intervallo (chiuso in parità) invece, il nucleo della tifoseria toscana si compatta più accuratamente: il terzo quarto vede protagonista un coro semplice ma allo stesso tempo ben tenuto ed eseguito, coadiuvato anche da un costante battimani. I ragazzi biancorossi sembrano finalmente “sciogliersi” rispetto ai blandi primi due quarti, continuando a sostenere la propria squadra (e dedicandosi agli insulti rivolti agli arbitri, poco apprezzati da ambo le parti), con l’obiettivo di raggiungere un’importante quanto complicata vittoria.

A causa di un infortunio in allenamento di Del Chiaro, giocatore determinante per il suo ruolo, Pistoia è costretta a offrire una limitata rotazione del proprio roster. Nonostante ciò, i biancorossi riescono ad espugnare Ferrara con il risultato di 74 a 79, potendo quindi festeggiare con il classico abbraccio saltato assieme alla tifoseria, caratteristica esultanza messa in atto nelle partite casalinghe.

Un sincero plauso ai pochi presenti del Sesto Uomo, per i quali non è certo semplice scaldare l’ambiente. Bene a mio avviso anche il gruppo pistoiese, per essere ovviamente una trasferta infrasettimanale (fatto che molto probabilmente ha influenzato anche la tifoseria casalinga), che in altre occasioni avrebbe portato numeri assai maggiori a Ferrara. I prossimi turni, di domenica 8, vedranno i biancoazzurri recarsi a Chieti; a Pistoia invece si disputerà l’affascinante sfida tra i padroni di casa e i rivali di Forlì, gemellati con gli storici nemici di Montecatini.

Testo di Edoardo Pacini
Foto di Andrea Delserra