L’ultima volta in cui vidi i lecchesi all’opera in trasferta, correva l’agosto del 2015 ed era in quel di Caserta, nella gara valida per il primo turno della Coppa Italia, dove si esibirono in una prestazione, anche numerica, davvero superlativa.
Prenotando con congruo anticipo riesco a trovare un buon treno per Sarzana dove, al “Miro Luperi”, li vedrò ospiti della Fezzanese. In realtà non è questo lo stadio “nativo” della Fezzanese e sinceramente non amo molto seguire squadre che non giocano nella propria città, ma lo stesso centro da poco meno di mille abitanti, poco distante da La Spezia, non ha un impianto rispondente alle norme della categoria, per cui l’emigrazione è stata inevitabile.
Il Lecco sta dominando il proprio girone e veleggia in cima alla classifica con ben 61 punti conquistati, nove in più della Sanremese seconda e con il Savona terzo addirittura a meno diciassette; la Fezzanese invece, dopo un ottimo inizio, cerca gli ultimi punti per raggiungere quanto prima la salvezza ed evitare di farsi risucchiare nelle zone calde dei play out.
Giunto in terra ligure, attraverso una parte del centro storico prima di intravedere in lontananza i fari dello stadio. Un largo e le mura dell’impianto dividono in due le entrate delle tifoserie: da quella sinistra con attigua biglietteria entrano i padroni di casa, a destra i tifosi ospiti.
Quando sono da poco passate le 13 arriva un pullman con dentro una cinquantina di ultras blucelesti i quali, una volta scesi, stazionano nei pressi dello stadio. Dopo un ulteriore giro noto un secondo pulmino con diversi ragazzi con l’inconfondibile punto interrogativo che da sempre caratterizza i CANI SCIOLTI i quali, dopo essersi compattati, fanno un piccolo corteo rigorosamente senza scorta fino al bar ,dove si ricongiungeranno con gli altri tifosi lombardi.
Dopo di ciò decido dunque di scoprire questo stadio dall’interno. Ad accogliermi c’è la grande targa dedicata allo stesso partigiano Miro Luperi a cui è intitolato lo stadio, mentre dal rettangolo verde si notano due ampie tribune, quasi un lusso sia per la Fezzanese che per la compagine locale della Sarzanese, attualmente in Prima categoria dopo il fallimento. Delle due grosse tribune, quella coperta è destinata ai padroni di casa mentre quella scoperta, seppur ulteriormente suddivisa al suo interno, viene completamente destinata agli ultras ospiti.
Nonostante l’arrivo della capolista il pubblico di casa risponde flebilmente: un centinaio scarsi gli spettatori di fede biancoverde mentre due striscioni di semplice incoraggiamento, molto probabilmente per mano della società di casa, sono affissi alla recinzione della tribuna scoperta, quella dove prendono posto gli ultras ospiti. Durante lo svolgimento della gara, la presenza locale sarà impalpabile: i presenti si limiteranno a seguire la partita completamente seduti senza effettuar nessun coro o grido.
Gli ultras blucelesti, varcati gli ingressi, fanno subito gruppo e raggiungono gli spalti inscenando un piccolo corteo, intonando cori e sventolando bandierine. Appese le pezze dei due gruppi principali della Nord lecchese (lo striscione della VECCHIA GUARDIA è messo più defilato) il centinaio di ultras comincia subito a farsi sentire alzando i primi cori e sventolando diverse bandierine ed il bandierone ULTRAS LIBERI che offrono un bel tocco in più di colore.
Nel primo tempo gli ultras ospiti partono subito forte, come la squadra che sblocca la partita dopo appena sei minuti grazie ad un autogol. La partita si mette subito bene per la capolista che trova il raddoppio poco prima della mezzora grazie a Lisai che esulta sotto il settore ospite festante, alla pari di una ventina di tifosi posizionatisi in tribuna coperta dietro lo stendardo FORZA RAGAZZI.
Il tifo dei sostenitori lecchesi, che comunque non aveva subito grosse pause, continua a farsi sentire molto, incentivato dall’assenza di una controparte che potesse arginarli. Tantissimi battimani e bandiere sempre in movimento, nella seconda parte di gara, con la vittoria ormai in tasca, perdono un po’ di tensione agonistica e per questo scelgono la via della goliardia, dapprima mettendosi a torso nudo (anche se il caldo anomalo di questi tempi ha agevolato il tutto) e poi effettuando qualche coro per rimarcare l’astio verso i tifosi comaschi.
La partita termina proprio sul risultato di 0-2 e grazie al pareggio della Sanremese in trasferta a Borgaro, il nuovo vantaggio del Lecco in classifica sale a + 13 con il traguardo della serie C ormai sempre più in vista. Impresa festeggiata dalla squadra sotto il settore dei suoi ultras, che caricano l’atmosfera accendendo una torcia e continuando a sventolare le bandierine.
Marco Gasparri