Sfida inedita quella che si disputa al Degli Ulivi. L’ultimo match tra Andria e Altamura risale alla stagione 1980-1981. Da allora le strade delle due compagini si sono divise in maniera netta: la squadra andriese ha iniziato una scalata che nel giro di pochi anni avrebbe proiettato la Fidelis nel campionato cadetto; i murgiani, invece, tolte fugaci apparizioni nel campionato di serie C, si sono dovuti accontentare di anonimi campionati nelle categorie minori.
Il colpo d’occhio che offre lo stadio di casa è ottimo, oltre 1.500 spettatori con la curva di casa abbastanza piena. Dalla città murgiana giungono circa 100 tifosi biancorossi, la maggior parte dei quali si posiziona nella parte centrale del settore, offrendo una prestazione canora ottima, ma soprattutto colorando il proprio settore con una semplice coreografia. Da segnalare anche un riuscitissima sciarpata, evento, questo, ormai raro soprattutto alla luce della “piega casual” che sta investendo molte curve italiane, dove spesso indossare la sciarpa della propria squadra è diventato anacronistico oltre che poco “modaiolo”.
La curva di casa dimostra per l’ennesima volta il proprio valore, confermandosi una realtà sprecata per la serie D. Tifo continuo, con cori che coinvolgono anche la tribuna centrale. Lo stadio, nel corso degli ultimi 10 minuti, con l’Andria alla disperata ricerca del pareggio, si trasforma in un’autentica bolgia, ma il forcing finale non sortisce gli effetti sperati e a festeggiare saranno gli ospiti, che espugnano per la prima volta nella propria storia il Degli Ulivi.
Tra la due tifoserie totale indifferenza.
Massimo D’Innocenzi