È la sera del Derby dell’Appennino, ma in tono minore rispetto al solito. Il motivo sta principalmente nella capienza ridotta del Franchi, con soli 300 biglietti destinati agli ospiti, e gli ultras bolognesi che hanno scelto dunque di disertare la trasferta più attesa. Attenzione però: perché la curva di casa, pur relegata in Ferrovia, ha intenzione di rendere la serata memorabile. Si parte dagli applausi a Vincenzo Italiano, fino ai fischi a Raffaele Palladino (sì, non avete capito male) giungendo fino alla contestazione alla società: i tifosi viola non hanno preso bene l’eliminazione in Conference per mano del Betis, e una stagione in generale al di sotto delle attese. Ergo, la contestazione è continua, tra cori e striscioni.

Dopo l’ormai classico “salpa il veliero degli ultras”, la Fiesole in versione Ferrovia comincia a prendere nel mirino tutti. In primis, come detto, allenatore e dirigenti. Ma il tifo viola trova anche il tempo di beccare i rivali, presenti pur senza tifo organizzato: il coro sui Tortellini e l’altra specialità della casa (…) la fa da padrone. Dall’altra parte invece, si controbatte sventolando il recente successo in Coppa Italia, coi bolognesi che cantano a mo’ di sfottò “non avete mai vinto un c…” Insomma: pur a ranghi ridotti, è sempre il derby dell’Appennino. In tono minore sì, ma comunque acceso: anche se senza controparte ospite, o quantomeno ridotta all’osso, non è di certo la stessa cosa.

Ad un certo punto nel finale, nella curva viola si spoglia la parte in mezzo. Tutti a torso nudo. Ancora cori contro la squadra. Nel mirino Palladino (“salta la panchina”) e tutti che saltano. Una contestazione senza sosta, durissima. E nel mentre, una partita che vede prevalere la Fiorentina. Alla fine pace non è fatta, ma quantomeno il calice è meno amaro. Non mancheranno poi i cori contro Pisa, per il derby che tornerà l’anno prossimo. Sul fronte bolognese invece, solo applausi nonostante la sconfitta: la vittoria della Coppa Italia è ancora presente negli occhi e nella mente. Con l’appuntamento per la festa finale (sabato prossimo) che coinvolgerà tutti. Per un’altra notte, che si annuncia indimenticabile.

Stefano Brunetti