Sedicesimi di finale di Europa League, dopo un ottimo girone di qualificazione, la Fiorentina si ritrova di fronte i tedeschi del Borussia Mönchengladbach ed anche l’inizio di questa gara è altrettanto incoraggiante, visto che i ragazzi di Paulo Sousa vanno avanti di 2-0 in meno di mezz’ora. Peccato che poi decidano di suicidarsi, regalando un clamoroso 2-4 e la qualificazione ai bianco-nero-verdi. Dopo la vittoria per 1-0 in Germania, nemmeno il più pessimista dei tifosi si aspettava una tale disfatta.

Più di 4.000 tifosi i tedeschi presenti al “Franchi”, una parte dei quali esonda in Curva “Ferrovia”, divisa dai tifosi viola solo da un cordone di steward. Al gol di Kalinic si verificano tafferugli proprio in virtù di quella poco saggia mescolanza. Volano un po’ di pugni e calci poi, nel finale del primo tempo, gli ospiti in più vengono fatti sistemare in uno dei due “formaggini” in basso.

La “Fiesole” canta e si fa sentire, anche se la squadra in campo praticamente non c’è. Tedeschi che accendono diverse torce e fumogeni coprendosi il volto con un coreografico passamontagna con i colori sociali della squadra, il cui fine è anche pratico per evitare la gogna che si rischia immancabilmente da quando la pirotecnica è stata di fatto criminalizzata. Sul finire salutano il pubblico di casa con un ironico “arrivederci” in lingua tedesca.

A fine partita i gruppi della “Fiesole” si danno appuntamento a ridosso della tribuna, dove si fanno sentire con cori contro il patron viola, invitato per l’ennesima volta ad andarsene da Firenze: questa progettualità di cui parlano i Della Valle, non collima con le aspettative della piazza ed ormai sono diversi anni che l’idiosincrasia salta immancabilmente e ciclicamente fuori.

Al triplice fischio finale, a differenza della tanta amarezza fra i tifosi viola, gli ospiti festeggiano a torso nudo, con squadra ospite che sotto il settore si unisce ai cori e ai balli con i propri supporter.

Sauro Subbiani.