Difficile datare con esattezza la nascita dell’antipatia viola per la Juventus, ma sicuramente nella stagione 1981-1982 il livore dei fiorentini raggiunse il suo apice: dopo un lungo testa a testa, bianconeri e gigliati arrivarono appaiati in vetta alla classifica alla penultima giornata, lo spareggio sembrava una possibilità concreta. La Juventus impegnata sul campo del Catanzaro ormai salvo, grazie ad un rigore del gallese Brady strappò una vittoria importante che valse la seconda stella, mentre i viola furono bloccati sul pareggio dal Cagliari, quest’ultima ancora invischiata nella lotta salvezza. Lo scudetto sfuggito per poco lasciò l’amaro in bocca a tutti i tifosi gigliati, che da allora non si sarebbero mai più avvicinati così tanto al tricolore.

La partita di oggi è ricca di spunti di riflessione, non solo per quanto riguarda il rettangolo verde. La cornice di pubblico non delude le aspettative: quest’oggi all’Artemio Franchi si registra il tutto esaurito, risultato che assume ancor più significato se rapportato ai prezzi applicati ai biglietti che vanno dai 50 euro per la curva, ai 375 per un posto in tribuna VIP. La Curva Fiesole, feudo del tifo gigliato, quest’oggi si colora a festa ma soprattutto torna a traboccare di entusiasmo: con il passaggio di proprietà dalla famiglia Della Valle al vulcanico Rocco Commisso, il tifo dei fiorentini è tornato su ottimi livelli. Per tutti i 90 minuti gli undici in campo verranno letteralmente trascinati dall’intero stadio ad una vittoria che non arriva solo per un pizzico di fortuna che da queste parti ultimamente sembra mancare.

I tifosi ospiti si presentano in buon numero, raccogliendo nel “formaggino” juventini provenienti da ogni parte d’Italia. Il tifo, vuoi anche per le recenti vicende extragiudiziarie, non è particolarmente coinvolgente.

Sul fronte dell’ordine pubblico ben poco da annotare.

Foto di Sauro Subbiani