Bella giornata di sole oggi a Firenze, temperatura accettabile e pubblico che risponde alla grande con una Fiesole che si presenta all’appuntamento con il solito muro di persone.

Bello il colpo d’occhio di tutto lo stadio, Firenze e la Fiorentina sono un binomio inscindibile malgrado una contestazione alla presidenza che si trascina ormai da qualche stagione: tra alti e bassi il feeling si è lentamente sfilacciato ma ciò sembra proprio non incidere sull’amore di una città verso i propri colori.

A far visita ai viola, i Boys Parma, un gruppo che ha saputo negli anni mantenere un proprio modus operandi, un gruppo che ad un osservatore esterno come il sottoscritto appare refrattario ad alcune mode che si stanno diffondendo tra gli ultras. Può sembrare un aspetto negativo ma in definitiva i Boys hanno saputo rinnovarsi nel segno tangibile di una continuità di comportamento.

Quest’oggi i parmensi portano a Firenze un buon numero di ultras e di tifosi, mi sarei aspettato qualcosa di più in virtù del passato della tifoseria gialloblù, ma in fin dei conti posso ritenere anche più che sufficiente il contingente attuale.

Poco feeling tra le due tifoserie, i parmensi sono i primi ad accendere la miccia, ma anche dalla Fiesole qualche coro minaccioso si alza senza troppi problemi. Sulla rivalità pesa senza dubbio il gemellaggio pluridecennale tra parmensi ed empolesi, ma qualche coro poco carino era da mettere comunque in conto, viste anche le sfide del passato che non hanno mai lesinato reciproci cori di scherno. Del resto lo stadio ed il calcio in genere poggiano su delle rivalità ben definite soprattutto tra tifoserie, come quelle in questione, che ciclicamente si trovano l’una di fronte all’altra.

Curva Fiesole che apre le danze con un’imponente sciarpata seguita da bandieroni e bandiere a due aste, poi il tifo propriamente detto che può contare su un gran bel bacino di persone: in alcuni casi è quasi l’intera curva a dar fiato alle trombe e quando ciò accade, il ruggito dei viola si fa sentire in maniera senza meno veemente.

Parmensi che in questa trasferta dimostrano un’organizzazione capillare: un tamburo a dettare i tempi, un paio di lanciacori spalle al campo, un bel gruppo compatto desideroso di sostenere la squadra e ultimo non ultimo, una serie di bandiere e bandierine che colorano il settore ed accompagnano i cori. Per quanto riguarda colore e sostegno alla squadra, poco da eccepire, gli emiliani mettono in campo tutto il loro potenziale e per novanta minuti fanno in pieno il loro dovere.

La Fiesole prova a trascinare la squadra ad un pareggio che non arriva, un po’ di imprecisione degli avanti viola ed un pizzico di sfortuna strozzano l’urlo del gol, ma non si può dire che la curva non abbia trascinato i giocatori in campo: soprattutto nella seconda frazione il tifo è diventato martellante.

Da menzionare tra i Boys Parma, i gemellati dei Tornados del Rapid Vienna.

Valerio Poli