Bella presenza spallina, il formaggino risulta essere ben pieno, aspetto questo non del tutto scontato vista la classifica della squadra ed il suo momento negativo. Di contraltare, bisogna sottolineare la vitalità della Curva Ovest e di tutto il tifo estense che nelle ultime stagioni, magari complice anche la cavalcata della squadra dalla serie C alla massima serie, ha saputo ingranare la cosiddetta quinta marcia per eccellere sia nei numeri, sia nel colore al netto di tutte quelle assurde forme repressive che ormai si incontrano sul cammino di chi, imperterrito ed un attimino autolesionista, continua a voler varcare la soglia di un tornello per poter accedere allo stadio e gustarsi la prova della propria squadra dal vivo, rinunciando a pop corn, birra gelata e televisione al plasma.

Inutile sottolineare la diversa visione del campo e soprattutto l’emotività che circonda il pubblico presente sui gradoni: puoi essere in curva oppure in qualsiasi altro settore, ma la partita dal vivo la gusti totalmente in ogni suo aspetto.

Sottolineavo il momento no degli spallini che comunque non si limitano ad una semplice ed ormai scontata contestazione alla squadra ma, pur esponendo in settimana al centro Sportivo Gibì Fabbri di Via Copparo un chiaro messaggio rivolto ai giocatori, “Fuori i coglioni”, hanno la forza di portare in terra toscana un buon numero di ultras e tifosi che onorano al meglio una trasferta logisticamente non impossibile e che richiama un certo quarto di nobiltà.

Nel settore ospiti uno striscione capeggia su tutti: “Meritateci” è il messaggio che la Curva Ovest vuole indirizzare ai giocatori e, malgrado anche sull’altro versante le cose non stiano andando proprio a gonfie vele, l’obbligo della squadra di mister Semplici è quella di onorare un campionato dove la salvezza è quanto mai raggiungibile, visto il numeroso lotto di squadre che concorrono alla causa.

Partita delicata ed entrambe le tifoserie ci mettono l’anima per spingere i propri giocatori almeno ad una prestazione maiuscola. Ma, come capita in questi casi, la paura fa novanta e, al termine dei primi quarantacinque minuti, sonori fischi arrivano un po’ da tutto lo stadio, settore ospiti incluso.

Se il sostegno vocale non manca da ambo le tifoserie, anche per quanto riguarda il colore non c’è da lamentarsi. I tempi dei raggi laser sono finiti ormai da almeno un decennio ma la Fiesole continua a mostrare il proprio lato migliore con una bella serie di bandiere che vengono sventolate ad inizio partita, colpo d’occhio niente male così come la sciarpata eseguita nella ripresa dagli spallini. Anche per gli ospiti, bandiere e bandiere a due aste colorano un settore particolarmente vivace ed euforico in contrasto con i risultati sportivi.

La classica giocata della domenica la trova il difensore viola Pezzella che segna la rete del vantaggio e porta via tre punti importanti, facendo letteralmente esplodere la Fiesole che festeggia una vittoria sofferta.
Da segnalare qualche coro ostile che si scambiano le due tifoserie, con gli ospiti che allargano il campo d’offese un po’ a tutti i toscani.

Foto di Sauro Subbiani