Focus su Lazio-Roma, Sportpeople Anno 1 – Numero 2 – 8 ottobre 2003

Domenica sera è in programma il derby della capitale, una delle sfide più attese della stagione. Ovviamente non ci riferiamo alla tattica, agli schemi ed alle performance sul campo, quanto piuttosto alla cornice di pubblico che lo circonderà. Superfluo dire che, come per qualsiasi altra stracittadina, entrambe le curve sentono molto l’appuntamento perché, a prescindere da tutto, il risultato di questa partita ha un peso specifico tutto suo… quantomeno fino al derby successivo.Guardandoci indietro ricordiamo (e proponiamo) alcuni spettacoli coreografici
molto belli, realizzati dalle due tifoserie sin dai primi anni Ottanta. Allora a guidare le curve c’erano gli Eagles’ Supporters (E.S.) ed il Commando Ultrà Curva Sud (CUCS), sciolti(si) rispettivamente all’inizio e sul finire
degli anni Novanta. Allora il palcoscenico era quello del “vecchio” Olimpico, con le sue panche in cemento ed i mitici “muretti”, che di derby infuocati ne ha visti molti fino al 1984/85, anno in cui la Lazio retrocesse in serie B. Si dovette quindi attendere la stagione 88/89 per riassaporare un derby ufficiale, che negli anni successivi si è giocato anche con uno stadio dimezzato per la ristrutturazione di Italia 90 ed addirittura nel piccolo “Flaminio”.
Ma la rivalità non si è mai consumata sul piano esclusivo del sostegno coreografico o vocale: un classico da non perdere, infatti, sono da sempre gli striscioni dedicati ai rispettivi cugini, spesso vergati in romanesco più o meno puro. Colpi di ironia, giochi di parole, slogan espliciti che sono stati in parte raccolti nel libretto “Botte e risposte” edito qualche anno fa da Stampa Alternativa nella celebre collana Millelire.
Non tutto, in verità, ci sembra degno di essere celebrato, specialmente quando l’insulto è scivolato nel razzismo o nell’antisemitismo più becero, ma tant’è. Così come non sempre è filato tutto liscio sul piano dell’ordine pubblico: non si dimentichi infatti che proprio prima di un derby romano (Roma-Lazio del 28/10/1979) si registrò la prima vittima del tifo violento in Italia.
Fu il povero Vincenzo Paparelli, tifoso laziale seduto in Curva Nord, che venne colpito in pieno volto da un razzo sparato dalla Curva Sud. Si trattò senz’altro di un gesto grave ma non premeditato (in quegli anni di razzi allo stadio ne entravano e se ne sparavano a decine ogni domenica solo per fare “casino”), che tuttavia provocò forte emozione ed indignazione nel nostro Paese, dando inizio anche ai primi provvedimenti antiviolenza specificamente rivolti al tifo sportivo. Un episodio gravissimo che, purtroppo, talvolta è stato riutilizzato per altri striscioni e cori ben poco onorevoli e che, ovviamente, ha radicato ed incrementato la rivalità tra ultras biancoazzurri e giallorossi. Rapporti in se’ già pessimi, come succede anche altrove, ma che a Roma erano molto tesi anche per la palese contrapposizione politica delle due curve, in anni in cui la militanza ideologica non si limitava certo all’esibizione di simboli e bandierine qua e là…
Per tutte queste ragioni, dunque, il derby romano è sempre stato ad alto rischio scontri (in questo molto più simile al derby di Torino piuttosto che a quelli di Milano e Genova), come dimostrano da ultimo anche gli incidenti in Tribuna Tevere durante la scorsa stagione per una sfida serale di Coppa Italia. Peraltro si è anche notato, soprattutto negli ultimissimi anni, come su alcune tematiche particolari (repressione e diffide su tutte) le due curve
abbiano trovato occasione, se non di collaborare, quantomeno di dialogare erispettarsi.
Ma domenica non sarà comunque giorno di baci ed abbracci ed è facile quindi immaginare che i momenti di tensione non mancheranno, anche se le attuali norme anti-violenza obbligano tutti a molta più cautela. L’esperienza più recente insegna anche che è sempre altamente infiammabile il rapporto con le Forzedell’ordine, spesso coinvolte in scontri anche pesanti.
Per ora ci limitiamo ad un “daje” rivolto a Laziali e Romanisti perché ci facciano vedere due curve ad alto livello.
Lele

ATMOSFERE
Particolarmente bello ci sembra il racconto di un Lazio-Roma degli anni Ottanta (83/84 per la precisione), tratto
dal libro “Commando Ultrà Curva Sud”, con cui nel 1988 il gruppo commemorava il decennale di
fondazione. “Negli anni 81-82-83 ne abbiamo avute di soddisfazioni […] Pero’ c’è mancato qualcosa. Il derby e’ sempre stato quel qualcosa in più di una partita di calcio, la settimana precedente e quella successiva, i preparativi per il tifo, le scommesse, la vigilia e poi finalmente la domenica.
Da parte nostra ci siamo iniziati a muovere un mese e mezzo prima e tra telefonate, riunioni e cene insieme,
avevamo deciso come fare, ancora una volta, bella figura: la curva intera sarebbe diventata metà gialla e metà rossa, la parte gialla sarebbe poi diventata rossa e viceversa, […] fino ad essere completamente gialla al momento d’ingresso dei campioni, momento in cui si sarebbero alzate cinque lettere di 15 metri d’altezza a comporre quella che si
definisce la frase più bella del mondo: TI AMO. […] Ma per motivi d’incendio, oltre che di forze dell’ordine che ci avrebbero impedito di introdurre in curva oltre 600 quintali di cartoncino giallo e rosso, ci siamo trovati lunedì 17 (non c’era stato fatto sapere niente prima) con, come si suol dire, una mano davanti e una di dietro, cioè a 5 giorni da Lazio-Roma noi eravamo senza niente, praticamente ormai dovevamo andare al derby
contando solo sulla nostra voce, cioè come ad un qualunque Roma-Pisa.
Mai! Quindici teste a pensare, trenta telefoni a squillare, mille idee nell’aria, ma era difficile rendere ancora una volta
la Curva Sud superiore, oltrepassando tutti i problemi. Martedì mattina e’ stata decisiva: solamente la stoffa sarebbe
sicuramente entrata allo stadio senza problemi e quindi si sarebbe potuto sfruttare il Ti Amo, farne un bandierone
un po’ grandino, composto a mo’ di mosaico che ad un segnale si sarebbe scomposto nelle centinaia di pezzi che lo componevano.
Martedì pomeriggio iniziammo a lavorare… In 4 giorni e 4 notti siamo riusciti tra turni per dormire, pranzi a
panini, cene a pizza e nottate a caffè a scrivere la parola ultimo pezzo alle ore 15 di sabato 22. Ma bisognava
montarlo… …era enorme, abbiamo pensato di portarlo in una villa in un posto isolato dove non ci fosse gente, siamo andati e lo abbiamo montato, c’erano un paio di imperfezioni, poco male, di nuovo al lavoro; erano le 19 mentre volavano barattoli di colla, strisce di adesivo, forbici spuntate e strisce di giallo e di rosso e mentre c’era chi rimaneva con i piedi incollati a terra per colpa della colla e chi chiedeva aiuto perché era rimasto annodato nel quasi chilometro e mezzo di amore giallorosso, una ragazza ha avuto la geniale idea… ecco pronta una bella spaghettata alla carbonara per 15 persone letteralmente divorata. Siamo andati avanti fino alle 3.30 di domenica con una sola speranza: che andasse tutto bene.
23-10-83, ore 9, appuntamento alla Stazione Termini, arriviamo allo stadio alle 10.30 raggiunti da un pulmino nel
quale avevamo caricato tutto il materiale da battaglia (striscioni, tamburi, bandiere ecc.) lo portiamo dentro si inizia di nuovo, bisogna montarlo, è enorme ma ci dicono che in campo non possiamo. Ma dove troviamo 1300 mq per montarlo? Affari vostri fuori dal campo! Ma noi… Fuori! Ordine di un mezzo americano (Chinaglia). Ebbene siamo andati in curva e abbiamo ultimato il lavoro alle 14.05”.

Nel campionato 90/91 la Lazio annuncia l’acquisto di Paul “GAZZA” Gascoigne, stella del Totthenam e della nazionale inglese, noto anche per la personalità eccentrica e l’amore per i pub. Gazza diventa immediatamente il beniamino della tifoseria laziale, che in lui intravede i tempi del sospirato riscatto dopo le sofferenze degli anni Ottanta. Quale miglior benvenuto, dunque, da parte della Curva Nord se non un bel boccale di birra?!
Il guaio è però che sul finire della stagione il giocatore siinfortuna gravemente durante la finale di F.A. Cup, dunque
prima di poter scendere in campo con la casacca laziale dovrà smaltire una lunga degenza.
Occasione troppo ghiotta per i cugini romanisti che, nel derby successivo, a loro volta preparono il comitato
d’accoglienza…

Manifestazione ultras presso Lega Calcio 2003/04
Italia-Galles 2003/04
Verona-Atalanta 2003/04
Rivalità Milan Juventus
Brescia-Parma 2003/04
Verona-Genoa 2003/04

Torino-Ascoli 2003/04

Rimini-Cesena 2003/04

Catania-Palermo 2003/04