Oggi parlare della partita, uno dei tanti derby pugliesi della stagione, per chi come noi trascende dal commento tecnico-tattico, rischia di diventare impossibile. Infatti questo scontro fra corregionali del girone C della Serie C, si è disputato senza la tifoseria ospite. Motivo? Molto semplice, sui tagliandi a disposizione della tifoseria ospite è stato posto un limite massimo di 150 per ragioni di ordine pubblico. Triste consuetudine di quest’ultimo periodo che ogni tifoseria recepisce a modo suo. I gruppi organizzati della Curva Nord di Andria, come la maggior parte delle tifoserie colpite da questi provvedimenti, ha deciso nella fattispecie di non prendere parte alla trasferta nel capoluogo dauno, motivando la scelta con un comunicato a 48 ore dalla gara. Davvero un gran peccato.

Nonostante ciò, decido personalmente di recarmi lo stesso a Foggia, convinto che, pur monco di una parte importante, lo spettacolo garantito dalla tifoseria di casa possa comunque essere di alto profilo. Curva Sud e Curva Nord rossonere infatti, continuano a dimostrare uno stato di forma che le colloca tra le migliori non solo della terza serie ma dell’intero panorama ultras nazionale. Lo confermano anche oggi, accogliendo la squadra in campo in maniera sobria dal punto di vista del colore, ma determinata a superare con la grinta – sperando di trasmetterla anche ai ragazzi in campo – un momento non proprio roseo.

La piazza ha in tal senso palesato più di qualche attrito e di qualche addebito verso la società di Canonico nell’ultimo periodo. Ma senza indugiare in polemiche, dopo l’avvicendamento alla guida tecnica con il neo allenatore Fabio Gallo subentrato a Boscaglia, entrambe le curve hanno lasciato una porta aperta promettendo, in breve, sostegno in cambio di impegno: “Battaglia dopo battaglia, per noi e per la maglia” è lo striscione della Curva Sud, mentre dalla parte opposta dello “Zaccheria” campeggia il messaggio “Con la grinta rispettatela… con onore conquistatela”.

Il tifo vocale propriamente detto è letteralmente incessante per l’intero arco della partita, corroborato e premiato da una vittoria in campo meritata, una vera boccata d’ossigeno per una classifica asfittica che piano piano sta assumendo nuovi connotati sotto la cura Gallo.

Si conclude così un match sicuramente bello per quel che attiene gli spalti, che avrebbe potuto dare ancora di più sul piano emozionale con la presenza della controparte ultras. Verranno momenti migliori o è il segno dei tempi che cambiano irrimediabilmente in peggio? Vedremo vivendo e speriamo che alla stagione delle limitazioni prima o poi ne succeda una delle libertà, in cui le responsabilità restino sì a carico di chi sbaglia ma anche a priori di chi deve organizzare uno straccio di servizio di pubblica sicurezza senza continuare a svicolare ogni volta con nuove trovate bislacche.

Pier Paolo Sacco