In occasione delle Final 8 di Coppa Italia a Trissino i gruppi Ultras Eagles 1985 e Randagi non esporranno vessilli e chi assisterà alle partite lo farà a titolo personale.
La piega che ha preso la gestione dell’ordine pubblico nei riguardi delle partite di hockey su pista ci ricorda troppo da vicino la situazione vissuta da altri sport “maggiori”. Le politiche restrittive ed arbitrarie si sono mostrate fallimentari in questi anni ed hanno portato esclusivamente ad una demonizzazione del tifoso e ad una ingiustificata difficoltà nel seguire la propria squadra del cuore.
In questo caso riteniamo fuori dal mondo le modalità di acquisto del biglietto per gli appassionati delle provincie di Lodi e di Lucca.
Il nostro vuole essere un messaggio di solidarietà verso queste tifoserie, verso le quali non nutriamo alcun tipo di simpatia, invitando anche le altre ad unirsi alla protesta.
Altresì vogliamo sottolineare l’inadeguatezza della scelta, oltretutto figlia di metodi molto poco trasparenti, da parte della federazione nella designazione del palazzetto di Trissino come sede della manifestazione, non adeguato a sostenere una competizione di tale portata (fra le varie motivazioni va segnalata in primis la mancanza di divisori fra i settori) e sotto la giurisdizione della questura di Vicenza, non nuova a scelte restrittive incomprensibili e arbitrarie nei confronti di molte tifoserie. 
L’ingiustizia che loro oggi subiscono potrebbe in pochi anni coinvolgere tutti, tramite la definitiva introduzione del biglietto nominativo e, chissà, di una sottospecie di tessera del tifoso.
La nostra passione è in pericolo e dobbiamo fare fronte comune per opporci a misure che porteranno esclusivamente ad un ulteriore svuotamento dei palazzetti, mettendo a rischio la sopravvivenza dello sport che tutti noi amiamo.

UE ’85
RANDAGI