Quando già tutti avevano fatto la bocca all’idea del piacevole ritorno al passato, di una partita giocata alla domenica pomeriggio, a poche ore dal calcio d’inizio lo stesso viene anticipato al sabato. Peccato perché data la vicinanza fra le due città, c’erano tutti i presupposti per vedere un buon numero di tifosi al seguito, ed invece sono stati di fatto estromessi tutti coloro che hanno attività commerciali o comunque al sabato sono ancora impegnati con il lavoro.

Alla fine, però, non è nemmeno malaccio il numero degli ospiti. Circa 200 i Casertani al seguito, che arriveranno alla spicciolata anche in virtù delle distanze ideologiche interne fra gruppi, che però una volta all’interno mettono da parte tutto e si compattano bene a supporto della squadra, in quella che è una gara importante in ottica play off. Per quanto la nuova formula dei play off sia forse più complicata dell’enigma della Sfinge e non rappresenti proprio il migliore degli investimenti per chi mira alla promozione.

Il “Purificato” di Fondi è scenario senza dubbio piacevole per la contesa. Pur nel suo piccolo è tenuto con molta cura tanto nel terreno di gioco che sugli spalti ed offre persino una buona acustica per chi canta. Tutto bello, peccato solo che manchino i tifosi. O per meglio dire un piccolo gruppetto c’è, ma i numeri e il tipo di approccio al tifo dimostrano una evidente distanza dal mondo ultras propriamente detto. Meriterebbe sempre rispetto a prescindere chi decide di spendere il proprio tempo a sostegno di un ideale, ma qui parliamo di ragazzini davvero molto giovani, che pur con tutto l’impegno e la buona volontà, mostrano lacune evidentissime e quindi parecchio lavoro da fare davanti a sé.

A parziale attenuante, non va mai dimenticato che Fondi, o l’Unicusano Fondi come si chiama interamente questa compagine, è per certi versi frutto di quel calcio moderno contro cui si canta in tutti gli stadi. L’Unicusano è un’università a distanza che, decidendo di sponsorizzare questa avventura sportiva, non s’è limitata a metterne il nome sulle divise, ma ha cambiato completamente la denominazione sociale. Con non dissimulabile rammarico della vecchia tifoseria, “Old Fans” in testa, che da allora ha smesso di seguire le gesta di questo nuovo sodalizio proprio in virtù del cambio di denominazione. Forse anche con loro i numeri non sarebbero saliti a cifre vertiginose, ma ci sarebbe sicuramente stata una maggiore compenetrazione fra la squadra di calcio e il territorio sociale di cui la stessa è rappresentazione. Se è vero come è vero che il calcio senza i tifosi perde la sua anima, non sarebbe folle per l’Unicusano fare un passo indietro verso il vecchio Fondi Calcio e puntare ad una diversa e più ragionata radicazione sul territorio e con la sua gente.

Tornando ai Casertani, bella la loro figura quest’oggi. Detto dell’ottima compattezza raggiunta, molto bello è anche il colpo d’occhio offerto grazie ai tre bandieroni dei Fedayn Bronx sez. Casagiove, The Black Sheep e Caserta Regna. Tanto il tifo vocale, alimentato dalla vivace partita in campo in cui oltretutto la loro Casertana va subito in vantaggio, anche se poi viene raggiunta su un rigore molto contestato dai tifosi.

Quando tutti pensavano che proprio quel rigore fosse maliziosa concessione per scrivere a priori il risultato, o che nella migliore delle ipotesi le due squadre si fossero accomodate su un pareggio che non facesse danno a nessuno, arriva il goal dei rossoblu ospiti a circa dieci minuti dalla fine. Emblematica l’esultanza, di quelle vecchia maniera in cui forte è stato l’abbraccio, non solo ideale, fra i tifosi e questa giovane squadre che sta onorando la stagione con grandissimo cuore.

Tifo in definitiva ottimo e anche costante, benedetto da una bella ed importante vittoria: lontano dal “Pinto”, dove tra i gruppi permane una certa divisione fisica, prevale l’orgoglio e il senso di appartenenza di questa tifoseria, che così in questi frangenti riesce a dimostrare tutto il proprio potenziale. L’unica pecca è non aver avuto una controparte con cui confrontarsi, mentre la nota di colore, accolta con un sornione sorriso sotto i baffi nei confronti di chi ha deciso di rimanere a casa, riguarda la postazione della TV a pagamento che si trovava proprio dietro la tifoseria ospite, per cui il continuo sventolio dei tre bandieroni ha “rovinato” lo spettacolo a chi ha preferito il salotto ai gradoni. Se calcisticamente esistesse il Karma, ci starebbe dicendo esattamente che l’unico spettacolo del calcio è quello che si vive dal vivo e dal vero: con tutte le tecnologie del caso, ma le emozioni non si potranno mai trasmettere.

Testo Sport People.
Foto di Giuseppe Scialla.