Partita da testa coda quella che si disputa oggi pomeriggio nell’impianto formiano, con i padroni di casa che stanno lottando con tutte le forze per portarsi fuori dalla zona retrocessione e poter disputare almeno i play out. Attualmente il Formia si trova al terz’ultimo posto con 26 punti, distanziato di tre punti dal duo Carbonia-Latte Dolce appaiate in fondo alla classifica. Il Giugliano invece è saldamente capolista con ben sei punti di vantaggio sul Team Nuova Florida che si trova sorprendentemente in seconda posizione anche se, a quattro giornate dal termine, i giochi sembrano apparentemente fatti.

Dalla stagione 2015-16 il Formia purtroppo ha cambiato casa, non gioca più le proprie gare interne al “Nicola Perrone”, uno stadio storico dove ha scritto le più belle pagine di storia del calcio locale arrivando fino alla serie C2, oltre un trentennio di anni fa. Nel nuovo impianto ubicato nella piccola frazione di Maranola, intitolato dal 2021 a Washington Parisio, ex giocatore degli anni ’50 e poi allenatore del Formia. Sono curioso di vedere questo nuovo impianto ma ho anche il timore di vedere uno dei soliti impianti moderni costruiti più per motivi commerciali che per il calcio stesso, ma essendo il Formia in Serie D ci sono buone speranze di risparmiarsi i soliti mostri di cemento in fotocopia.

Arrivo a Formia che manca oltre un’ora al fischio d’inizio, prendo la superstrada nelle vicinanze del vecchio stadio e poi giro verso una stradina in salita dove trovo un pullman ospite: sono sulla giusta strada e pur con qualche difficoltà, arrivo comunque nei pressi dello stadio ma dal versante ospite dove fatico a trovare un parcheggio, visto che tutti i posti sono stati occupati dai tifosi campani.

A primo impatto con lo stadio, penso che averlo costruito a diversi chilometri di distanza dalla città non è che mi entusiasmi tanto, per di più inerpicato su un’altura raggiungibile da stradine tutt’altro che agevoli ma una volta messo piede in campo però, la mia opinione cambia. Andando con ordine, fuori la Curva dei formiani mi colpiscono molto i loro murales, tra i quali uno dedicato a Bruno Celerino che, come mi spiega lo storico dirigente formiano Pasquale Cogliandro, è stato capo indiscusso della tifoseria, venuto a mancare nel 2010 dopo una lunga malattia. Dentro lo stadio è formata da un’unica tribuna divisa in due, una più piccola destinata agli ospiti e quella più grande invece per i locali, anche se in questa occasione verrà invertito l’ordine ed in quella più grande presenzieranno gli ultras gialloblù. Inoltre lo stadio presenta due Curve dietro le rispettive porte, identiche tra loro e formate da cinque gradini ma divise nel mezzo.

Gli ospiti quest’oggi sono veramente tanti e la parte più calda degli ultras si sistema a centro settore. Già nel pre-gara si fanno sentire con numerose manate. La giornata è caldissima (tant’è che sulle spiagge, mentre arrivavo in macchina, la gente faceva tranquillamente il bagno in mare) e quasi tutti sono a petto nudo. Nella “curvetta” presso la tribuna, viene appeso uno striscione che suona la carica: “LA NOSTRA SALVEZZA SARÀ LA VOSTRA… FUORI LE PALLE!” e poco più in alto un “FORZA LEO”, mentre nell’altra “curvetta” a fianco, prendono posto gli ultras formiani dietro ai rispettivi vessilli.

Con l’entrata in campo delle squadre nessuna delle due tifoserie fa qualcosa di particolare se non sventolare bandiere, bandierine e stendardi. Nel primo tempo partono entrambe bene e a livello corale sembrano sulla stessa lunghezza d’onda, dato che sia pontini che campani accompagnano i propri cori con diversi battimani e il tifo sugli spalti è veramente piacevole, animato dal confronto tra due tifoserie con una certa storia alle spalle. Gli equilibri cambiano quando il Giugliano passa in vantaggio al diciassettesimo minuto con Ferrari e dopo quattro minuti raddoppia con Poziello facendo esplodere il settore dove sono assiepati gli ultras campani, che a livello corale alzano decisamente i decibel della sfida con dei veri e propri boati.

I formiani sapevano a priori che per loro oggi sarebbe stata dura, sia sugli spalti che soprattutto in campo, ma dopo una frazione di sbandamento a seguito del duplice svantaggio, almeno sugli spalti riescono a riorganizzarsi e tutto sommato il tifo resta continuo, con discreti battimani e un’intensità più che soddisfacente. La squadra invece va letteralmente alla deriva incassando altre due reti e chiudendo la prima frazione sullo 0-4 per la gioia degli ultras gialloblù che vedono il traguardo della serie C sempre più vicino.

Nella seconda parte di gara il tifo dei campani si assesta e pur restando sempre molto continuo, si lascia andare anche a cori goliardici e più rilassati, non trascurando però i decisi battimani e lo sventolio del bandierone “Curva Liternum”. Quando manca un quarto d’ora al triplice fischio finale, la squadra segna nuovamente fissando il risultato sullo 0-5 finale che regala una nuova esultanza.

Passando ai padroni di casa sfido chiunque a riprendere a tifare sul risultato di 0-4, invece i formiani, pur con qualche pausa, tifano abbastanza regolarmente fregandosene completamente del risultato e dell’attuale classifica. Ancora una volta sono tanti i battimani e le sbandierate che sono persino più continue rispetto alla prima parte di gara, mentre non trascurano nemmeno i rivali, cantando cori sia contro i sorani che contro i cassinati: a quest’ultimi saranno opposti in trasferta nel prossimo turno infrasettimanale di mercoledì.

Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro decreta la fine delle ostilità. Sotto al settore giuglianese si festeggia con tutta la squadra per l’importante vittoria con la quale staccano ulteriormente il Nuova Florida sconfitto, che a sua volta lascia il secondo posto alla Torres: date le distanze, si aspetta solo la matematica che potrebbe giungere già mercoledì e riportare il Giugliano in C a distanza di quindici anni dall’ultima volta. Sul fronte formiano i giocatori si avvicinano a testa china sotto al settore degli ultras ma incredibilmente sono proprio gli ultras a rincuorare i propri giocatori, nonostante la larga sconfitta: non era questa la partita da vincere contro una squadra nettamente più forte, per cui si premurano di caricare la squadra in vista dell’importante trasferta di mercoledì contro il Cassino, delicato impegno per la salvezza in cui gli ultras ribadiscono che saranno ancora una volta al loro fianco, sostenendoli fino alla fine, uniti per questa salvezza difficile ma da raggiungere ad ogni costo.

Se posso chiosare con alcune considerazioni personali sulle due tifoserie, ricordo con molto piacere la mia prima volta a Giugliano quando, nel lontano ’99, fui presente alla storica partita Giugliano – Campobasso nel vecchio ma spettacolare stadio giuglianese, una vera e propria bolgia. Ho anche avuto modo di ammirarli in qualche trasferta laziale negli anni addietro della serie D e devo riconoscere i passi da gigante ed i continui miglioramenti degli ultras gialloblù, a partire dall’impronta di gruppo all’organizzazione per finire al materiale. Parlando dei locali invece, rimango ogni volta impressionato dalla volontà, dal sacrificio che fanno questi ragazzi nel portare avanti il movimento ultras a Formia e riconosco che nel corso degli anni loro ci sono sempre stati. Sono purtroppo calati un po’ a livello numerico, problema che hanno la maggior parte delle tifoserie salvo rare eccezioni, ma bisogna dar loro atto che, dopo la retrocessione dalla C2, hanno sempre mangiato merda nei campionati regionali tra Eccellenza e Promozione, e per tornare in serie D c’è voluta la promozione dell’Insieme Ausonia, paesino della provincia di Frosinone con cui è avvenuta la fusione nel giugno 2020. Le uniche soddisfazioni della squadra in serie D sono venute con il sesto posto nella stagione 2020-21 a cui però i tifosi non hanno potuto assistere per via della pandemia, mentre in questa stagione purtroppo la squadra non è andata bene, dimenandosi sempre nelle parti basse della classifica. Spero vivamente che il futuro possa regalare quelle soddisfazioni che la tifoseria formiana merita, anche per il semplice fatto che nel corso degli anni c’è sempre stata!

Il calare del sole mi regala uno splendido scenario, sia guardando verso il mare che verso la montagna e con questa “cartolina” mi lascio alle spalle lo stadio e questa bella giornata di tifo.

Marco Gasparri