Nel panorama cestistico nazionale la tifoseria della Fortitudo Bologna ricopre sicuramente un posto di primo piano. Seppur negli ultimi anni la formazione bolognese, dopo lo smacco del fallimento, sia stata costetta a disputare campionati che non le competono, dapprima in Serie B poi, con la vittoria del girone e la riforma dei campionati, attualmente in serie A2, anche se la massima serie è senza dubbio la più idonea per una realtà di tale rango.

 

Il popolo biancoblu non ha comunque mai smesso di sostenere la F, come viene affettuosamente chiamata, raggiungendo cifre da record tra abbonati e pubblico presente, numeri da far invidia a tante altre piazze storiche del basket meglio collocate in quanto a categoria e, perché no, persino a qualche piazza calcistica che presenta numeri da desolazione.

 

Personalmente, l’occasione propizia per rivedere dal vivo dopo molti anni il gruppo guida della Fossa Dei Leoni, è l’incontro che li vede giocare in campo neutro al palasport di Rimini contro la formazione Marchigiana dell’Aurora Jesi.

 

Dalla città delle due torri oltre 4.000 tifosi biancoblu si sono messi in autostrada verso il mare, come cantava anni fa un altro bolognese DOC come Luca Carboni, per raggiungere l’RDS Stadium e non è un caso se durante il riscaldamento, dagli altoparlanti, sono proprio le sue canzoni a stemperare l’attesa della partita.

 

La Fossa occupa per intero una curva proprio a ridosso del parquet, al loro fianco, nell’altra porzione di settore, a partita già iniziata si sistemerà l’altro gruppo che segue la Fortitudo, gli UNICI. Da parte ospite la presenza giunta da Jesi è discreta e rumorosa, comunque le due tifoserie hanno fatto ognuna il tifo per la propria squadra anche se, da sponda Fortitudo, non mancano gli sfottò ai “cugini’’ della Virtus, a tal proposito molti tifosi indossano delle t-shirt personalizzate in dialetto bolognese con scritto “An san brisa Virtusen’’.

 

Quando le due formazioni sono schierate a centro del parquet, dal settore della Fossa spunta lo striscione “CIAO POMME”, presumibilmente in ricordo di un amico scomparso, dopo di che prende forma il tifo. Belli, compatti e colorati fanno bella mostra dei classici due aste griffati F, fra i quali si riconoscono le insegne di Imola e Castel Guelfo, oltre ad un bandierone sempre in movimento in prima fila.

 

Anche dal settore ospite, i ragazzi giunti da Jesi non stanno con le mani in mani e anche se numericamente a cantare saranno circa la metà dei presenti, si fanno sentire molto spesso con l’uso di un tamburo con cui danno il ritmo a bei battimani.

 

Un secondo striscione in zona Fossa questa volta dà il benvenuto al piccolo Nicolò, mentre al loro fianco anche gli Unici si dimostrano molto attivi: se per i cori vengono seguite le direttive che partono dalla Fossa, si segnaleranno in prima persona per l’esposizione di un paio di striscioni sul tema della repressione, che evidentemente avrà colpito qualcuno molto vicino al gruppo: “SPID NESSUNA RESA!’ e “LA GABBIA AUMENTA LA RABBIA… DIFFIDATI LIBERI”.

 

La gara sul parquet è stata combattuta, con Bologna che solo nei minuti finali riesce a portarsi in vantaggio e ad amministrare fino alla fine. Ed è proprio sul finale che il tifo aumenta d’intensità e oltre al duo Fossa-Unici, si estende anche alle tribune superiori, in un coro collettivo che contagia tutti sulle note di Nicola Di Bari, “In giro per l’Italia a spasso con te…”. Decisamente belli da ascoltare e anche da vedere quando tutto il settore ondeggia con le braccia in alto, prima a destra e poi a sinistra.

 

Al suono della sirena è festa con i giocatori della F che vanno sotto il settore per salutare e stringere la mano a chi li ha sostenuti senza pause, con passione e calore, altrettanto fanno i giocatori della squadra Marchigiana nel settore opposto.

 

Appuntamento alla quarta giornata, seconda gara della Fortitudo in esilio a Rimini contro Orzinuovi, per la quale si prevede un altro esodo di massa e nuovo spettacolo sugli spalti, prima di fare il tanto agognato esordio nel proprio palazzetto.

Gilberto Poggi.